Bonus facciate 2021: quali lavori sono ammessi e quali esclusi?
L’Agenzia delle Entrate ha specificato quali sono gli interventi ammessi e quali esclusi dal bonus facciate, la detrazione del 90% delle spese sostenute per interventi finalizzati al recupero o restauro della facciata esterna degli edifici. Scopriamo insieme quali sono.
Bonus facciate 2021: quali sono i lavori ammessi?
Gli interventi previsti dai commi da 219 a 221 dell’articolo 1 della legge di bilancio 2020 per usufruire del bonus facciate riguardano:
- la sola pulitura o tinteggiatura esterna, finalizzati al recupero o restauro della facciata esterna degli edifici esistenti ubicati in zona A o B;
- rifacimento della facciata, ove non siano di sola pulitura o tinteggiatura esterna, che riguardino interventi influenti dal punto di vista termico o interessino oltre il 10% dell’intonaco della superficie disperdente lorda complessiva dell’edificio.
Inoltre, il medesimo articolo specifica che:
“ferme restando le agevolazioni già previste dalla legislazione vigente in materia edilizia e di riqualificazione energetica, sono ammessi al beneficio esclusivamente gli interventi sulle strutture opache della facciata, su balconi o su ornamenti e fregi“.
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Infine, la circolare n. 2/E del 2020 dell’Agenzia delle Entrate comprende tra i lavori che rendono il bonus facciate accessibile gli interventi sull’involucro “esterno visibile dell’edificio, vale a dire sia sulla parte anteriore, frontale e principale dell’edificio, sia sugli altri lati dello stabile (intero perimetro esterno)” e, in particolare, gli interventi sugli elementi della facciata costituenti esclusivamente la “struttura opaca verticale”.
La stessa circolare ha precisato che la detrazione spetta anche per le spese sostenute per i costi strettamente collegati alla realizzazione degli interventi ammessi al bonus facciate.
Quali lavori non sono ammessi
- gli interventi effettuati sulle facciate interne dell’edificio, fatte salve quelle visibili dalla strada o da suolo ad uso pubblico
- la sostituzione di vetrate, infissi, grate, portoni e cancelli.
La ratio seguita dalla normativa è quella di incentivare gli interventi edilizi finalizzati al decoro urbano, rivolti a conservare la struttura edilizia, nel rispetto degli elementi tipologici, formali e strutturali dell’organismo stesso, in conformità allo strumento urbanistico generale ed ai relativi piani attuativi favorendo, altresì, lavori di miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici.