Bonus facciate 2022 al 60%: quando scade?

Rachele Luttazi
  • Esperta in welfare e bonus
  • Laurea Magistrale in Economia dell'Ambiente e della Cultura
24/08/2022

Il bonus facciate è stato prorogato anche nel 2022, ma con un’importante novità: l’aliquota è passata dal 90 per cento al 60 per cento. Scopriamo insieme fino a quando si potrà usufruire dell’agevolazione.Roofing services concept vector illustration

Il bonus facciate rientra tra le agevolazioni che sono state prorogate per il 2022. Tuttavia, la proroga ha portato con sé un’importante novità: infatti, l’aliquota è passata dal 90 per cento al 60 per cento.

La detrazione in questione riguarda le spese sostenute nel 2022 per interventi finalizzati al recupero o restauro della facciata esterna degli edifici esistenti, di qualsiasi categoria catastale, compresi gli immobili strumentali.

Vediamo insieme fino a quando sarà possibile usufruire del bonus facciate.

Bonus facciate 2022: quando scade

House renovation concept vector illustration.

Il bonus facciate è stato introdotto dalla Legge di Bilancio 2020 ed è stato poi prorogato fino al 2022. L’agevolazione inizialmente consisteva in una detrazione dall’imposta lorda pari al 90 percento che quest’anno è passata al 60 per cento.

La misura viene applicata sulle spese documentate, sostenute nell’anno 2022, relative agli interventi atti a recuperare o restaurare la facciata degli edifici. Tra gli interventi rientrano anche la pulitura e la tinteggiatura esterna.

Per richiedere il bonus facciate sono richiesti i seguenti requisiti:

    • la visibilità delle facciate;
    • l’ubicazione degli edifici sottoposti all’intervento di recupero della facciata;
    • la percentuale di intonaco su cui intervenire.

La detrazione è stata estesa dalla Legge di Bilancio 2022 fino al 31 dicembre 2022, con aliquota ridotta al 60 per cento.

Cosa succede se non si rispetta la scadenza?

Apartment building with people in open window spaces

Fino al 31 dicembre 2021, era possibile usufruire dell’aliquota del 90 per cento. Entro la fine dell’anno, infatti, era necessario versare un acconto del 10% all’impresa addetta ai lavori, ottenendo lo sconto in fattura, o tramite cessione del credito, senza, tuttavia, aver iniziato i lavori.

Quest’anno, i lavori devono essere in ogni caso effettuati e portati a termine entro la fine dell’anno. Il bonus, infatti, si perde se l’impresa si dimostra inadempiente o se i lavori non vengono completati. L’Agenzia delle Entrate, inoltre, potrebbe applicare interessi e sanzioni.