Bonus facciate 2023: a chi spetta con lo sconto in fattura
Il bonus per le facciate è scaduto il 31 dicembre 2022 senza proroghe, mentre il decreto legge n. 11 del 2023 vieta lo sconto in fattura e la cessione del credito per i bonus edilizi, ad eccezione dei lavori in edilizia libera avviati prima del 17 febbraio 2023.
Il bonus facciate, introdotto inizialmente nel 2020 con una percentuale di detrazione fiscale del 90%, ha cessato il suo effetto il 31 dicembre 2022, senza essere prorogato dal legislatore. Successivamente, è stata estesa anche alle spese del 2021 con la stessa percentuale.
Tuttavia, per il 2022, la detrazione fiscale è stata prorogata ma con una percentuale ridotta al 60%. Inoltre, era possibile optare per lo sconto in fattura e la cessione del credito. Purtroppo, il decreto legge n. 11 del 2023 ha introdotto nuove restrizioni per i bonus edilizi, vietando lo sconto in fattura e la cessione del credito, sebbene siano previste alcune eccezioni.
Fine del bonus facciate e mancanza di proroga
Il bonus facciate, che consentiva una detrazione fiscale per le spese di ristrutturazione delle facciate degli edifici, ha raggiunto la sua scadenza definitiva il 31 dicembre 2022. Nonostante le richieste di proroga, il legislatore non ha esteso tale beneficio per le spese sostenute a partire dal 1° gennaio 2023. Ciò significa che i contribuenti non possono più usufruire di questa agevolazione.
Restrizioni ai bonus edilizi
Il decreto legge n. 11 del 2023 ha introdotto importanti restrizioni per i bonus edilizi, tra cui il divieto di optare per lo sconto in fattura e la cessione del credito. Questa misura riguarda non solo il bonus facciate, ma anche altri incentivi nel settore edilizio. L’obiettivo è quello di ridurre eventuali abusi e garantire maggiore trasparenza nell’utilizzo di tali agevolazioni.
Le eccezioni
Nonostante il divieto generale di sconto in fattura e cessione del credito, il decreto legge prevede alcune eccezioni. Una di queste riguarda i lavori in edilizia libera avviati prima del 17 febbraio 2023, che non richiedono autorizzazioni specifiche. In tali casi, i contribuenti possono ancora beneficiare dello sconto in fattura o della cessione del credito.
Sconto in fattura e cessione del credito
Per i lavori che non sono ancora iniziati prima del 17 febbraio 2023, è ancora possibile usufruire dello sconto in fattura o della cessione del credito, a condizione che entro il 16 febbraio 2023 sia stato stipulato un accordo vincolante tra l’impresa e il committente.
Questo accordo deve riguardare la fornitura dei beni e dei servizi necessari per i lavori. In mancanza di un accordo formale, è possibile dimostrare l’inizio dei lavori attraverso acconti pagati con bonifico parlante o tramite una dichiarazione autodichiarata da parte del committente e dell’impresa.
Applicazione alle spese per gli interventi sulla facciata
Gli interventi sulla facciata rientrano tra i lavori in edilizia libera. Pertanto, nel caso specifico dei bonus facciate, se sono stati effettuati acconti prima del 17 febbraio 2023 e se è stato stipulato un contratto di appalto vincolante prima di tale data, i contribuenti possono ancora beneficiare dello sconto in fattura o della cessione del credito, secondo le disposizioni del decreto legge n. 11 del 2023.