Bonus facciate: dal 2022 sarà al 60%
La proroga del bonus facciate per il 2022 è ormai cosa fatta, ma a cambiare saranno le aliquote. Secondo gli emendamenti presentati, ancora da discutere, la percentuale di detrazione dovrebbe passare dal 90% al 60%. Analizziamo la vicenda insieme.
Nella nuova Legge di Bilancio, verrà sicuramente inclusa anche la proroga del bonus facciate per il 2022. Si dà per certo anche l’abbassamento dell’aliquota di detrazione, che passerà dal 90% al 60%, rendendo così l’intero programma meno appetibile del 2021. Il bonus facciate infatti è stato a tutti gli effetti il “rivale” del Superbonus 110%, essendo stato utilizzato da moltissimi cittadini.
Scopriamo insieme le novità degli emendamenti.
Bonus facciate 2022: sì alla proroga ma con quali novità?
Come detto, il bonus facciate verrà sicuramente prorogato per tutto il 2022, dato il grande successo riscosso tra i contribuenti nel 2021. Ma la normativa non rimarrà la stessa, infatti saranno introdotti degli emendamenti che ne modificheranno alcuni aspetti chiave: uno su tutti l’aliquota di detrazione che scenderà dal 90% al 60%.
Ma non è tutto: bisogna capire quando tale abbassamento avverrà. Stando agli emendamenti presentati vi è anche la possibilità che nel 2022 vedremo due aliquote differenti:
- bonus facciate al 90% fino al 30 giugno 2022;
- seguente riduzione del bonus facciate al 60% dal 1° luglio al 31 dicembre 2022.
Un’altra proposta è quella di mantenere il bonus al 90% fino al 2023, e dal 2024 abbassare l’aliquota fino al 65%. Al momento non resta che attendere la discussione degli emendamenti in aula.
Bonus facciate: cos’è e chi può beneficiarne
Stando alla regolamentazione del 2021, il bonus facciate è una detrazione del 90% delle spese sostenute per restaurare e migliorare le facciate esterne degli edifici. Non ha alcun limite massimo di spesa, ecco perché è stato vastamente utilizzato, anche per lavori ingenti.
Affinché un immobile possa rientrare nella disciplina, deve trovarsi nella zona A o B, stando alla classificazione ministeriale. La detrazione sarà del 90% e verrà ripartita in 10 quote annuali costanti di pari importo. Altre due vie alternative, come nel caso del Superbonus 110%, sono la cessione del credito o lo sconto in fattura.