Bonus famiglia: quali sono le novità in arrivo?
Riguardo al bonus famiglia ci sono importanti novità in arrivo. Queste saranno portate dalla Manovra 2024, includendo anche la possibilità di mancato utilizzo per alcuni degli attuali utilizzatori. Approfondiamo nel seguente articolo quali saranno le novità per il 2024.
Il tema della natalità e della famiglia è al centro della discussione in vista della stesura della Nota di aggiornamento al Def, dalla quale deriverà poi la Manovra 2024: secondo le prime anticipazioni, sono in arrivo nuovi bonus per le famiglie numerose. Il bonus famiglia dunque avrà delle importanti novità per il 2024: vediamo quali sono insieme nel seguente articolo.
Bonus famiglia 2024: ecco le novità
Le novità del bonus famiglia 2024 saranno introdotte dalla Manovra 2024, fino a quel momento rimarranno in vigore quelle dell’ultimo anno. Il vice Ministro all’Economia Maurizio Leo ha specificato a riguardo:
Il tema della natalità è per noi fondamentale, e per questo dovremo cercare di individuare delle risorse per sostenere le famiglie, soprattutto quelle che mettono al mondo figli e quelle che hanno più figli.
Cosa cambierà con la prossima legge di bilancio?
Cerchiamo di capire cosa cambierà con la nuova Legge di Bilancio per quanto riguarda il bonus famiglia. Una buona parte delle risorse dovrebbe essere indirizzata alle famiglie numerose, con una sorta di incentivi alla natalità; oltre alla possibilità di introdurre nuovi sgravi fiscali per l’assunzione delle donne nelle aziende.
Ecco tutte le novità
Stando a quanto annunciato dal vice-ministro Leo nelle ultime settimane, pare che gli interventi della Manovra 2024 andranno in favore delle famiglie numerose, in particolare quelle con almeno 3 figli a carico.
Novità anche per la parità di genere
Il margine di azione per le imprese potrebbe riguardare l’introduzione di nuovi sgravi fiscali per le aziende che assumono donne all’interno del proprio organico, in modo di incentivare anche l’occupazione femminile. L’Ires applicabile in questo caso passerà dal 24% al 15%, rendendo l’assunzione di personale al femminile conveniente.