Bonus idrico 2023: cos’è, come funziona e da quando fare domanda
È stato prorogato per tutto il 2023 il bonus idrico, il rimborso fino a 1.000 euro per la sostituzione di sanitari in ceramica con nuovi apparecchi a scarico ridotto, oppure rubinetti, soffioni e colonne doccia con nuovi apparecchi a flusso d’acqua limitato. Vediamo come funziona e da quando sarà possibile inviare le domande.
Bonus idrico 2023: scade il prossimo 30 giugno il tempo utile per presentare la domanda per ottenere il rimborso di 1.000 euro per l’acquisto di rubinetti, sanitari, e non solo.
Vediamo nel dettaglio come presentare l’istanza e quali sono i dati e le informazioni da comunicare.
Bonus idrico 2023: cos’è e quando spetta
È stato confermato anche per quest’anno il bonus idrico, l’incentivo che prevede il riconoscimento di un contributo fino a 1.000 euro alle persone fisiche, residenti in Italia, che sostituiscono su edifici esistenti, parti di edifici esistenti o singole unità immobiliari sanitari in ceramica con nuovi apparecchi a scarico ridotto, oppure rubinetti, soffioni e colonne doccia con nuovi apparecchi a flusso d’acqua limitato.
Bonus idrico 2023: le spese ammesse
Nel dettaglio, il bonus è erogato per le spese sostenute relative a:
- la fornitura e la posa in opera di vasi sanitari in ceramica con volume massimo di scarico uguale o inferiore a 6 litri e relativi sistemi di scarico, compresi le opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti;
- la fornitura e l’installazione di rubinetti e miscelatori per bagno e cucina, compresi i dispositivi per il controllo di flusso di acqua con portata uguale o inferiore a 6 litri al minuto, e di soffioni doccia e colonne doccia con valori di portata di acqua uguale o inferiore a 9 litri al minuto, compresi le eventuali opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti.
Bonus idrico 2023: come fare domanda
Non è ancora noto quando saranno avviate le domande per richiedere il bonus idrico 2023, ma probabilmente bisognerà attendere ancora qualche settimana. I soggetti interessati a ricevere il bonus dovranno presentare domanda sulla piattaforma online predisposta dal Ministero della Transizione Ecologica (www.bonusidricomite.it), previa autenticazione tramite SPID, CIE o CNS.
Domanda bonus idrico: cosa serve?
Queste tutte le informazioni che andranno inserire per poter accedere all’agevolazione:
- nome, cognome, codice fiscale del beneficiario;
- importo della spesa sostenuta, per cui si richiede il rimborso;
- quantità del bene e specifiche della posa in opera o istallazione;
- specifiche tecniche, per ogni bene sostituito da apparecchi a limitazione di flusso d’acqua, oltre a specifica della portata massima d’acqua (in l/min) del prodotto acquistato;
- identificativo catastale dell’immobile (Comune, Sezione, Sezione Urbana, Foglio, Particella, Subalterno) per cui è stata presentata istanza di rimborso;
- dichiarazione di non avere fruito di altre agevolazioni fiscali per la fornitura, posa in opera e installazione dei medesimi beni;
- coordinate del conto corrente bancario/postale (Iban) del beneficiario su cui accreditare il rimborso;
- indicazione del titolo giuridico per il quale si richiede il bonus (proprietario, cointestatario, locatario, usufruttuario ecc.);
- attestazione del richiedente ove non proprietario o comproprietario, ai sensi del DPR 445/2000, degli estremi del contratto da cui trae titolo;
- attestazione, ai sensi del DPR 445/2000, di avvenuta comunicazione al cointestatario/proprietario, identificato altresì con nome, cognome e codice fiscale, della volontà di fruire del predetto bonus;
- copia della fattura elettronica o del documento commerciale in cui è riportato il codice fiscale del soggetto richiedente il credito.