Bonus idrico e bonus acqua potabile 2022: cosa sono e a cosa servono
Sono stati introdotti, dalla Legge di Bilancio 2021, due nuovi bonus per incentivare la tutela dell’ambiente che riguardano l’acqua: si tratta del bonus acqua potabile e del bonus idrico. I due incentivi non hanno requisiti di accesso molto stringenti. Scopriamo insieme come funzionano.
La Legge di Bilancio 2021 ha introdotto il bonus acqua potabile e il bonus idrico, due incentivi che non prevedono una soglia ISEE o particolari condizioni per poterne beneficiare, poiché l’obiettivo di entrambi è quello di tutelare l’ambiente. Il primo ha l’obiettivo di disincentivare l’utilizzo di bottiglie di plastica, mentre il secondo quello di incentivare il rinnovo degli apparecchi della propria casa tramite il bonus idrico. Le due agevolazioni sono state rinnovate anche per il 2022.
Approfondiamo separatamente come funzionano i due bonus.
Bonus acqua potabile: come funziona
I sistemi a cui il bonus fa riferimento possono essere necessari per il filtraggio, la mineralizzazione, il raffreddamento, l’addizione di anidride carbonica alimentare. La soglia massima di spesa su cui il bonus può essere calcolato è pari a 1000 euro per ogni abitazione e pari a 5000 euro per immobili adibiti ad attività commerciale o istituzionale.
Bonus idrico: come funziona
È possibile usufruire del bonus per acquistare apparecchi a scarico ridotto o a flusso d’acqua limitato. Il bonus può essere utilizzato fino al 31 dicembre 2021 ed è riconosciuto in dettaglio per le spese che riguardano:
“La fornitura e la posa in opera di vasi sanitari in ceramica con volume massimo di scarico uguale o inferiore a 6 litri e relativi sistemi di scarico, compresi le opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti […] La fornitura e l’installazione di rubinetti e miscelatori per bagno e cucina, compresi i dispositivi per il controllo di flusso d’acqua con portata uguale o inferiore a 6 litri al minuto, e di soffioni doccia e colonne doccia con valori di portata d’acqua uguale o inferiore a 9 litri al minuto, compresi le eventuali opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti.”