Bonus idrico: proroga fino al 30 Giugno 2022

Mattia Anastasi
  • Dott. in Economia Aziendale con curriculum Manageriale
12/06/2022

Per tutti coloro che sperano di ottenere il bonus idrico 2022, c’è la possibilità di richiederlo fino al 30 Giugno 2022, grazie alla proroga voluta dal governo. Le domande arrivate sono già 15 mila, a certificare che il bonus idrico è e sarà un grande successo. Approfondiamo la questione insieme.

Rubinetto_acqua_05

Si avvicina la scadenza per la presentazione delle domande del bonus idrico, che come detto scadrà il 30 Giugno 2022. Il bonus è stato voluto fortemente dal Ministero della Transizione Ecologica e consente di sostituire i sanitari in ceramica con apparecchi ad alto efficientamento del consumo dell’acqua. E’ chiaro che la misura è dunque orientata al raggiungimento degli obiettivi del PNRR.

Bonus idrico: cos’è e come funziona?

Acqua

Approfondiamo il tema del bonus idrico, cercando di capire cos’è e come funziona. Come detto, l’obiettivo principale del bonus è quello di ottimizzare il consumo dell’acqua corrente, tramite la sostituzione dei vasi in ceramica o dei rubinetti: ad ogni modo tutti gli apparecchi in cui scorre acqua corrente. Il bonus può essere richiesto in caso di sussistenza dei requisiti, ma solamente una volta.

Il massimale utilizzabile del bonus è di mille euro per ogni beneficiario. A livello di gestione delle domande, il bonus viene erogato secondo l‘ordine temporale della presentazione delle domande: dunque chi ha effettuato per primo la domanda potrà avere il bonus in tempi più veloci.

Bonus idrico: per quali interventi?

Acqua

Vediamo ora quali sono gli interventi che rientrano nel bonus idrico 2022. Seguendo le parole del testo del bonus, sono effettuabili con il bonus gli interventi di: “sostituzione di vasi sanitari in ceramica con nuovi apparecchi a scarico ridotto e di apparecchi di rubinetteria sanitaria, soffioni doccia e colonne doccia esistenti con nuovi apparecchi a limitazione di flusso d’acqua”.

Si deve inoltre rientrare nella fornitura e nella posa in opera di vasi sanitari in ceramica con volume massimo di scarico pari o inferiore a sei litri, relativi a sistemi di scarico, comprensive di smontaggio e dismissione di quelli obsoleti.