Bonus IMU 2023: chi può fare domanda dopo la scadenza

Rachele Luttazi
  • Esperta in welfare e bonus
  • Laurea Magistrale in Economia dell'Ambiente e della Cultura
02/03/2023

Il 28 febbraio è scaduta la possibilità di presentare domanda per il bonus IMU, il credito d’imposta pari al 50% applicabile alla seconda rata IMU. Tuttavia, sono previste delle eccezioni che permettono di fare richiesta anche dopo la scadenza. Vediamo insieme quando.

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Dallo scorso settembre è stata aperta la possibilità di richiedere il bonus IMU, il credito d’imposta pari al 50 per cento della seconda rata IMU corrisposta nel 2021. Tuttavia, la domanda poteva essere inoltrata fino al 28 febbraio 2023.

Nonostante ciò, in alcuni casi è possibile presentare l’istanza anche dopo il termine ultimo. Vediamo insieme nel dettaglio

Bonus IMU 2023, domanda scaduta

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Le richieste per usufruire del bonus IMU per le imprese del turismo potevano essere presentate a partire dal 28 settembre 2022 e fino al 28 febbraio 2023.

Tuttavia, tramite una FAQ pubblicata sul sito, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che dopo la scadenza è ancora possibile presentare l’autodichiarazione per usufruire dell’agevolazione.

Chi può presentare domanda tramite PEC

Possono ancora presentare domanda coloro che hanno presentato l’autodichiarazione entro il 28 febbraio ma hanno ottenuto dal sistema web una ricevuta di diniego.

L’Agenzia delle Entrate ha individuato i seguenti casi in cui è ammesso ancora fare richiesta del bonus IMU:

  • imprese aderenti al regime forfetario o comunque non tenute alla presentazione di dichiarazioni o comunicazioni periodiche IVA, per le quali il calo del fatturato non è desumibile dai dati presenti in Anagrafe tributaria;
  • possesso dell’immobile non a titolo di proprietà ma di locazione finanziaria;
  • versamento a titolo di seconda rata dell’anno 2021 dell’IMU dopo il termine di scadenza, mediante ravvedimento operoso;
  • incongruenza tra i dati catastali dell’immobile inseriti nell’autodichiarazione e quelli presenti in Anagrafe tributaria (es. mancato aggiornamento di una variazione catastale).

Come fare domanda tramite PEC

Per richiedere il credito d’imposta è sufficiente inviare un modulo di autocertificazione con cui l’impresa richiedente dichiara il possesso dei requisiti, vale a dire la perdita di fatturato, la tipologia di impresa a vocazione turistica e la proprietà dell’immobile per il quale si chiede l’esenzione.

L’invio dell’autocertificazione deve avvenire mediante PEC all’indirizzo [email protected] Il modello deve riportare la firma digitale del beneficiario e nell’oggetto del messaggio occorre riportare la dicitura “Diniego del credito in favore di imprese turistiche per i canoni di locazione di immobili” e il codice fiscale del beneficiario stesso.

È necessario indicare nel testo del messaggio il motivo per cui si chiede l’acquisizione dell’autodichiarazione con PEC e deve essere allegata anche la ricevuta di scarto rilasciata dal sistema.

Cos’è il bonus IMU

Il bonus consiste in un credito d’imposta pari al 50 per cento della seconda rata IMU corrisposta nel 2021 ed è rivolto alle imprese turistico ricettive, compresi gli agriturismi, le imprese che gestiscono strutture ricettive all’aria aperta e le imprese del comparto fieristico, congressuale, i complessi termali e i parchi tematici.

Per accedere al bonus IMU è necessario aver subito una riduzione di fatturato o corrispettivi pari almeno al 50 per cento nel secondo trimestre 2021 rispetto allo stesso periodo del 2019 e, inoltre, rispettare limiti e condizioni in materia di aiuti di Stato previsti dal “Temporary Framework”.