Bonus infissi 2022: come funziona e quali lavori sono ammessi
La Manovra ha confermato e prorogato il Superbonus 110%, e molti altri bonus edilizi, fino al 2025, anche se con aliquota di detrazione sempre minore fino ad arrivare al 60%. All’interno del Superbonus vi è il così detto bonus infissi, utile per migliorare la propria casa a livello ecologico. Scopriamo di cosa si tratta.
Tra le misure prorogate dalla Legge di Bilancio 2022 c’è anche il cosiddetto bonus infissi: tale agevolazione consente di sostituire gli infissi della propria casa per migliorare l’efficientamento energetico dell’abitazione. L’occhio all’ecologia e al risparmio energetico è infatti uno dei punti cruciali del PNRR.
La misura in questione è considerata come intervento trainato, ossia si può utilizzare solo se legato ad uno dei lavori di ristrutturazione trainanti: vediamo come funziona e quali sono le relative percentuali di detrazione.
Bonus infissi: confermato anche per il 2022
La Legge di Bilancio 2022 dispone la proroga di numerose agevolazioni contenute nel vasto pacchetto dei bonus casa, tra cui il bonus infissi. Tale agevolazione, come detto, consente di modificare o apporre all’abitazione degli infissi più efficaci dal punto di vista energetico.
Riguardo alle spese ammesse al bonus, si annovera la fornitura e l’installazione di
- finestre;
- persiane;
- avvolgibili;
- vetrate;
- porte e portoni.
Per accedervi però si ricorda che, essendo un lavoro trainato, questo necessita di un lavoro trainante, ossia principale, quale la ristrutturazione dello stabile, per poter essere effettuato.
Bonus infissi 2022: ecco le detrazioni e quali sono i lavori trainanti
Vediamo ora a che percentuali di detrazione è possibile accedere con il bonus infissi:
- con il bonus ristrutturazione è prevista una detrazione fiscale del 50% sul totale delle spese sostenute, per un importo massimo di 96 mila euro. La detrazione viene rateizzata in dieci quote annuali, di pari importo;
- anche con l’ecobonus c’è la detrazione del 50% del totale delle spese, fino ad un massimo di 60 mila euro (in alternativa può essere applicato uno sconto in fattura, oppure la cessione del credito d’imposta);
- con il superbonus, invece, la detrazione fiscale è pari al 110% sulle spese effettuate, da sfruttare in cinque rate annuali di pari importo.
Per lavori trainanti la normativa intende:
- installazione del cappotto termico;
- l’isolamento termico del tetto;
- la sostituzione dell’impianto di climatizzazione invernale caratterizzato da caldaie già esistenti;
- i lavori effettuati per migliorare il rischio sismico.