Bonus INPS 2.400 euro: come fare domanda
Bonus Inps da 2.400 euro: attesa per la circolare sulle modalità di assegnazione. Definite dal decreto Sostegni le categorie che potranno beneficiare del bonus. Posticipato il termine per la presentazione delle domande da fine aprile al 31 maggio 2021.
C’è attesa per la circolare dell’Inps sulle modalità operative per l’assegnazione del bonus da 2.400 ai lavoratori delle categorie colpite dalla pandemia di Covid-19.
La procedura per richiedere il bonus sarà attiva già da questa settimana e scadrà il 31 maggio 2021: posticipato di un mese il termine inizialmente fissato per la presentazione delle domande.
Vediamo insieme quali sono i lavoratori che potranno beneficiare del bonus e i requisiti per accedervi.
Bonus Inps da 2.400 euro: chi può richiederlo?
È in arrivo la circolare dell’Inps sulle modalità di assegnazione del bonus da 2.400 euro. Le domande potranno essere presentate a partire da questa settimana e fino al 31 maggio prossimo: posticipata di un mese la scadenza per effettuare la procedura di richiesta.
Il decreto Sostegni, sulla scia del precedente decreto Ristori-quater, ha definito le categorie che potranno beneficiare dell’aiuto economico:
- lavoratori stagionali;
- lavoratori dello spettacolo;
- lavoratori a tempo determinato (o in somministrazione) dei settori del turismo e degli stabilimenti termali;
- lavoratori stagionali e in somministrazione dei settori diversi dal turismo;
- lavoratori intermittenti;
- lavoratori autonomi occasionali;
- lavoratori incaricati delle vendite a domicilio.
La grande novità introdotta dal decreto Sostegni è quella relativa ai lavoratori somministrati dei settori diversi dal turismo, che venivano esclusi dal bonus nei precedenti decreti Ristori.
Settore del turismo: i requisiti per ottenere il bonus
Il decreto Sostegni ha definito poi con precisione i requisiti relativi ai lavoratori del settore del turismo e degli stabilimenti termali. Potranno beneficiare del bonus i dipendenti che si trovano nelle seguenti condizioni:
- titolarità di uno o più contratti a tempo determinato nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 23 marzo 2021 (data di entrata in vigore del decreto Sostegni) e di durata complessiva pari ad almeno 30 giornate;
- titolarità di uno o più contratti a tempo determinato nel 2018 di durata complessiva pari ad almeno 30 giornate;
- assenza di titolarità di pensione o di qualsiasi rapporto di lavoro dipendente.
Per quanto riguarda i lavoratori stagionali o in somministrazione del medesimo settore, invece, i requisiti sono più stringenti:
- cessazione involontaria del rapporto di lavoro nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 23 marzo 2021;
- svolgimento nello stesso periodo di almeno 30 giornate lavorative;
- assenza di titolarità di pensione;
- assenza di titolarità di rapporto di lavoro dipendente;
- impossibilità di percepire la Naspi.