Bonus INPS senza l’ISEE: quali sono?
Molti bonus erogati dall’Inps prevedono come requisito d’accesso e mezzo per stilare graduatorie, l’indicatore della situazione economica, detto anche ISEE. Ve ne è però uno che invece non necessita dell’ISEE, scopriamo insieme quale e come accedervi.
Si tratta del bonus Inps senza ISEE, che aiuta famiglie e professionisti con partite IVA con particolari necessità economiche. Il bonus ammonta a un minimo di circa 960 euro, fino ad un massimo di 1500 euro.
Il giorno si impegna a dar man forte economica a particolari categorie di cittadini che si trovano in condizioni di difficoltà, in particolare mamme in gravidanza, famiglie con bambini piccoli e possessori di partite Iva: scopriamo tutto nei dettagli.
Bonus Inps: bonus mamma domani e bebè 2021
Due categorie che verranno aiutate dal governo sono quelle delle mamme in gravidanza e famiglie con bambini piccoli. Per la prima categoria è stato istituito il bonus mamma domani: questo prevede la somministrazione di un bonus da 800 euro alla nascita del bebè.
Il requisito per fare domanda sono che la mamma deve essere cittadina italiana, comunitaria o non comunitaria, gestanti e neo mamme residenti in Italia. Come detto, l’importo dell’assegno è pari a 800 euro e può essere pagato attraverso le seguenti metodologie:
- bonifico domiciliato presso ufficio postale;
- libretto postale;
- accredito su conto corrente bancario;
- accredito su conto corrente postale;
- carta prepagata con IBAN.
Per quanto riguarda il bonus bebè invece, si tratta di un assegno mensile, erogato quindi con continuità alle famiglie con un neonato. L’assegno viene versato tutti i mesi, fino a che il bebè non vada a compiere il primo anno di età o al primo anno dall’ingresso nel nucleo familiare.
Il bonus spetta ai cittadini italiani, comunitari o non comunitari, purché siano in possesso del permesso di soggiorno. La domanda deve essere presentata entro i 90 giorni dalla nascita.
Bonus per partite Iva: ISCRO, cos’è e come funziona
Per tutti i professionisti o lavoratori autonomi in possesso di partita Iva, è stata istituita la ISCRO, ossia una specie di Cassa Integrazione per le suddette categorie. L’aiuto varia di importo tra i 250 e gli 800 euro mensili, erogabili per un massimo di 6 mesi.
I requisiti per presentare domanda sono i seguenti:
- essere iscritti alla Gestione separata INPS;
- non ricevere il reddito di cittadinanza;
- non essere iscritti a forme differenti di previdenza obbligatoria;
- avere subito un calo del reddito da lavoro autonomo di almeno il 50% rispetto alla media dei tre anni precedenti a quello precedente al momento in cui è stata presentata la domanda;
- essere in regola con il pagamento dei contributi;
- avere Partita IVA almeno da 4 anni;
- avere un reddito dichiarato che non sia superiore agli 8.145 euro.