Bonus mobili 2022: quali elettrodomestici si possono acquistare?

Rachele Luttazi
  • Esperta in welfare e bonus
  • Laurea Magistrale in Economia dell'Ambiente e della Cultura
05/10/2022

Fino al 2024 sarà possibile usufruire del bonus mobili, ma soltanto fino al 31 dicembre 2022 si potrà usufruire del tetto di spesa massimo, per poi essere dimezzato a partire dal prossimo anno. Vediamo quali elettrodomestici possono essere acquistati tramite il bonus.

Elettrodomestici

Il bonus mobili consiste in una detrazione Irpef del 50 per cento per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici su un tetto di spesa pari a 10 mila euro. Per poter usufruire dell’agevolazione è necessario aver messo in atto interventi di ristrutturazione edilizia dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto dei beni.

Il bonus resta in vigore fino al 31 dicembre 2024, ma dal prossimo anno l’importo ammesso all’agevolazione si dimezza.

Vediamo insieme quali elettrodomestici si possono acquistare con il bonus mobili.

Bonus mobili: gli elettrodomestici ammessi

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Il bonus mobili ed elettrodomestici consiste in una detrazione Irpef del 50% per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2024 per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici nuovi:

  • di classe non inferiore alla A per i forni;
  • di classe E per le lavatrici, lavasciugatrici e lavastoviglie;
  • di classe F per i frigoriferi e i congelatori.

Il bonus può essere utilizzato per l’acquisto di letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, materassi, così come apparecchi per l’illuminazione. Non rientrano nelle spese detraibili le spese per porte, pavimentazioni, tende e tendaggi e altri complementi di arredo.

Contemporaneamente, è necessario aver realizzato interventi di ristrutturazione edilizia a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto dei beni.

Bonus mobili: il limite di spesa

Lavatrice

La detrazione del 50% va calcolata su un importo massimo di 10.000 euro per l’anno 2022 e di 5.000 euro per gli anni 2023 e 2024. La soglia è stata rivista al ribasso, rispetto a quella dei 16.000 euro prevista per gli acquisti effettuati nel 2021.

A tal proposito, l’Agenzia delle Entrate ha specificato:

Il limite massimo di spesa riguarda la singola unità immobiliare, comprensiva delle pertinenze, o la parte comune dell’edificio oggetto di ristrutturazione. Quindi, il contribuente che esegue lavori di ristrutturazione su più unità immobiliari avrà diritto più volte al beneficio.