Bonus nido: aperte le domande per il 2023
Dal giorno 27 febbraio è possibile caricare sul sito dell’Inps le domande per ottenere il bonus nido, ovvero il rimborso delle rette degli asili nido fino a un massimo di 3.000 euro
L’agevolazione, introdotta con la legge di Bilancio 2017, nell’ambito delle misure a sostegno del reddito delle famiglie, offre un contributo per il pagamento di rette di asili nido pubblici e privati autorizzati e di forme di assistenza domiciliare per bambini sotto i tre anni affetti da gravi patologie croniche.
L’importo viene erogato fino a esaurimento fondi (parliamo di 550 milioni di euro per l’anno corrente) e spetta a cittadini italiani residenti in Italia o in uno dei Paesi europei oppure a cittadini extracomunitari con permesso di soggiorno anche non permanente. Il bonus è cumulabile con l’assegno unico universale per i figli, e con il welfare aziendale.
Bonus nido: gli importi
Ma, parlando di importi, quali sono le cifre che spettano a tutti coloro che fanno richiesta per questo bonus? Anzitutto, precisiamo che il rimborso sulla retta varia in base all’Isee ovviamente, seguendo tre modalità principali:
- 3.000 euro l’anno per i nuclei familiari con Isee sotto i 25mila euro;
- 2.500 euro per i nuclei con Isee tra i 25.001 e i 40mila euro;
- 1.500 euro all’anno nel caso in cui l’Isee superi i 40 mila euro o nel caso non venga presentato l’Isee aggiornato.
Bonus nido: la domanda
La domanda, presentabile per ciascun figlio, può essere inoltrata telematicamente sul sito dell’Inps o attraverso un patronato “prenotando” le mensilità per cui si richiede il beneficio, da gennaio a dicembre 2023.
Per ricevere la cifra, però, bisognerà caricare sul sito le fatture o le ricevute che attestino i pagamenti già effettuati. Il rimborso mensile non può eccedere la quota saldata e viene accreditato sul conto intestato al genitore (o affidatario) cui sono intestate, e che ha pagato, le fatture.