Bonus occhiali 2022 al via: a chi spetta e come fare domanda

Rachele Luttazi
  • Esperta in welfare e bonus
  • Laurea Magistrale in Economia dell'Ambiente e della Cultura
25/10/2022

Il bonus occhiali ha ottenuto l’approvazione del Garante della privacy. Si attende, dunque, nei prossimi mesi l’avvio dell’applicazione tramite cui richiedere la misura. Vediamo insieme di cosa si tratta, a chi spetta e come fare domanda.

eyeglasses-ga641a379f_1920

Il Garante della privacy ha dato ufficialmente la propria approvazione allo schema di decreto del ministero della Salute che prevede il bonus occhiali da vista e lenti a contatto. Si tratta di un contributo una tantum dal valore di 50 euro per gli acquisti effettuati tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2023.

Vediamo insieme quali sono i requisiti e come fare domanda.

Bonus occhiali 2022: cos’è e a chi spetta

glasses-gab98dea1a_1920

Il bonus occhiali consiste in un contributo una tantum di 50 euro per coloro che presentano un reddito ISEE inferiore a 10 mila euro.

La misura copra le spese effettuate tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2023 per l’acquisto di occhiali da vista e lenti a contatto e verrà erogato sotto forma di voucher o, per quanti hanno già sostenuto la spesa, come rimborso.

Come fare domanda

glasses-gbabd760ec_1920

Indipendentemente dal fatto che si sia scelto il rimborso o il voucher, per fare domanda sarà necessario seguire una procedura univoca: l’utente dovrà registrarsi sull’applicazione web, disponibile sul sito del Ministero della salute, tramite autenticazione via Spid, Cie o Cns.

Se i requisiti reddituali richiesti saranno rispettati, i beneficiari accederanno al voucher direttamente dalla app mentre il rimborso sarà accreditato sulle coordinate Iban che dovranno essere fornite al momento della registrazione con la copia della fattura o della documentazione. Opzione che richiederà la comunicazione all’agenzia delle Entrate dei dati sui rimborsi erogati.

In merito ai limiti a cui attenersi, nel parere sullo schema, che parte dalle numerose consultazioni con l’Autorità per rendere conformi alla normativa privacy i trattamenti previsti, nel rispetto del principio della protezione dati «fin dalla progettazione e per impostazione predefinita», il Garante ha imposto di specificare che modalità e termini di comunicazione degli indennizzi siano definiti con un provvedimento del Direttore dell’Agenzia e solo dopo l’ok dell’Authority.