Bonus occhiali da vista: quali documenti sono necessari?
Il bonus occhiali da vista ha avuto ufficialmente il via con l’apposita piattaforma, all’interno della quale è possibile presentare la relativa. Le agevolazioni riguardano gli occhiali da vista e le lenti a contatto. Vediamo dunque quali sono i documenti da presentare per non perdere il bonus.
Ha avuto il via venerdì 5 maggio ore 12.00 il nuovo Bonus Vista, contributo che può essere richiesto da persone in determinate situazioni economiche e che può essere utilizzato sia per l’acquisto che per il rimborso di occhiali da vista o lenti a contatto correttive già comprati tra il 1° gennaio 2021 e fino al 31 dicembre 2023.
Bonus occhiali da vista: come fare per richiederlo?
Vediamo in primis, visto che la possibilità è già stata aperta, come si può richiedere il bonus vista 2023. Per farlo è necessario collegarsi all’apposita piattaforma del Ministero della Salute. Per inviare la domanda è necessario aver predisposto la propria DSU: senza questa il sistema vi blocca e non si può andare avanti.
Come inserire il bonus nella Dsu?
Vediamo ora cos’è e come si richiede la DSU. Questa è un documento che contiene i dati anagrafici, reddituali e patrimoniali di un nucleo familiare e ha validità dal momento della presentazione e fino al 31 dicembre successivo. Deve essere obbligatoriamente presentata presso uno dei seguenti enti:
- all’ente che eroga la prestazione sociale agevolata
- al Comune
- a un CAF
- online all’INPS attraverso il servizio dedicato.
Bonus occhiali da vista: ecco i documenti da presentare
Quali sono i documenti che devono essere presentati necessariamente? Si tratta della seguente documentazione:
- Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), riferita a un ISEE non superiore a 10mila euro
- SPID di livello 2 o superiore o Carta di identità elettronica (CIE) 3.0 o Carta nazionale dei servizi (CNS)
- in caso di rimborso di un acquisto già fatto, gli estremi della fattura o della documentazione commerciale.
Come compilare la Dsu?
I redditi che devono essere dichiarati nella DSU sono quelli dell’anno solare precedente. Non come l’ISEE dunque, che richiede invece quelli di due anni prima. Il patrimonio immobiliare da dichiarare è quello al 31 Dicembre 2023.