Bonus stagionali 2022: cosa prevede il decreto Sostegni ter?
Il governo ha approvato il nuovo decreto Sostegni ter, essenziale per stabilire gli aiuti che andranno alla parte di popolazione più in difficoltà economica. Tra le novità vi è il bonus per gli stagionali: vediamo di cosa si tratta e quali sono i requisiti per accedervi.
La proroga anche per il 2022 del decreto Sostegni è dovuta a più fattori: in primis vi è senz’altro la necessità di assistere i lavoratori operanti in settori in cui si è assistiti alla chiusura forzata delle attività. Altra motivazione è sicuramente quella legata alla proroga dello stato di emergenza fino al 31 Marzo 2022.
Nel decreto Sostegni sono stati anche inseriti dei nuovi bonus, come ad esempio i bonus stagionali 2022. Capiamo insieme di cosa si tratta, a chi è rivolto e quali sono i requisiti per accedervi.
Decreto Sostegni ter: cos’è il bonus stagionali?
Vediamo subito in cosa consiste il bonus stagionali 2022. Questo è incluso nel pacchetto di riforme approvate il 21 Gennaio 2022, che prende il nome di decreto Sostegni ter, il quale vanta fondi stanziati per una somma pari a 3,3 miliardi di euro. Il focus principale di questa tranche di aiuti è stato posto sui cosiddetti lavoratori stagionali.
Gli stagionali sono i lavoratori coinvolti in attività che hanno luogo in un particolare periodo dell’anno, come i centri turistici o le discoteche e le sale da ballo. Tale categoria risulta essere molto colpita dalla crisi economica pandemica, dunque si è deciso di intervenire in maniera forte.
Vediamo a quanto ammontano e a chi sono diretti i bonus stagionali.
Bonus stagionali 2022: a quanto ammontano e a chi sono diretti?
Una fetta consistente degli aiuti stanziati è destinata ai proprietari di discoteche e sale da ballo, purché abbiamo fatto registrare nel 2021 un calo del fatturato di almeno il 30%, rispetto al 2019. La tipologia di aiuti previsti per tali attività è a fondo perduto.
Inoltre circa 40 milioni sono destinati alle attività di catering, bar, ristoranti e imprese operanti nel settore wedding. Infine altri 40 milioni di euro sono destinati ai proprietari di parchi a tema, acquari, siti archeologici e giardini zoologici, in quanto tale settore ha subito numerosi giorni di chiusura.