Bonus per il diritto allo studio 2023: di cosa si tratta e come fare domanda
In base alla condizione economica e alcuni requisiti di merito, è possibile beneficiare del bonus per il Diritto allo Studio Universitario. Vediamo insieme di cosa si tratta.
Il Diritto allo Studio Universitario (Dsu), conosciuto anche come Bonus università, permette di proseguire gli studi fino ai livelli più alti presso l’Università o l’Istituzione di Alta Formazione Artistica, Coreutica e Musicale (Afam), anche a coloro che si trovano in una condizione economica svantaggiata.
Come funziona il Diritto allo Studio Universitario
Il Dsu ermette di iscriversi gratuitamente e di ricevere un sostegno economico per affrontare le spese di questo percorso, ma per accedere alla misura è necessario essere in possesso di alcuni requisiti legati all’Isee e all’Ispe del proprio nucleo familiare.
La domanda può essere presentata tramite Caaf (Centro Autorizzato di Assistenza Fiscale), facendo richiesta dell’Attestazione ISEE per le Prestazioni Agevolate per il Diritto allo Studio Universitario.
L’esempio della regione Lombardia
Per esempio, la regione Lombardia determina annualmente i requisiti di accesso e il valore dei contributi che le istituzioni universitarie devono applicare nei bandi per concedere le borse di studio universitarie. In questo caso, possono accedere alle borse di studio coloro che appartengono a un nucleo familiare con Isee non superiore a 24.335,11 euro e Ispe non superiore a 52.902,43 euro.
L’esempio della regione Lazio
In Lazio è possibile beneficiare del diritto allo studio e alla conoscenza, vale a dire Disco, tramite cui vengono erogate borse di studio per la frequenza ai corsi di laurea, agevolare la frequenza dei corsi universitari e assegnare posti alloggi nei limiti dei fondi disponibili.
È prevista anche l’erogazione di contribuiti per la mobilità internazionale e premi di laurea per un importo integrativo pari al 50% della borsa di studio.
Cos’è e come funziona la NO Tax Area
Dal 2017 è stata introdotta la NO Tax Area, la quale prevede che entro un limite ISEE, attualmente pari a 22 mila euro, si è esonerati dal pagamento delle tasse del primo anno. All’aumentare dell’ISEE, fino a un massimo di 30mila euro, l’esenzione si trasforma in riduzione (dall’80 al 10%).
Se si rispettano alcuni requisiti di merito, è possibile usufruirne anche nei successivi anni di studio.