Bonus pubblicità 2023: cos’è, investimenti ammessi e domanda

Rachele Luttazi
  • Esperta in welfare e bonus
  • Laurea Magistrale in Economia dell'Ambiente e della Cultura
22/02/2023

Anche nel 2023 sarà possibile usufruire del bonus pubblicità, il credito d’imposta per gli investimenti pubblicitari da effettuare o già realizzati. Vediamo insieme di cosa si tratta e come funziona.

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Il Decreto Energia ha rispristinato l’approccio originale del bonus pubblicità, che ritorna al cosiddetto regime ordinario ed esclude dall’agevolazione gli investimenti pubblicitari realizzati in TV e in radio.

Il bonus pubblicità consiste in un credito d’imposta per gli investimenti pubblicitari effettuati o da effettuare nel corso del 2023, comunicando i dati relativi alle somme tramite il modello e le istruzioni messe a disposizione dell’Agenzia delle Entrate.

Bonus pubblicità confermato per il 2023

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Il Bonus pubblicità è stato introdotto dal decreto legge 50 del 24 aprile 2017, convertito con modifiche dalla legge 96 del 21 giugno 2017.

Cos’è il bonus pubblicità

Il bonus pubblicità consiste in un credito d’imposta sugli investimenti pubblicitari incrementali, ossia soggetti a un incremento minimo dell’1% rispetto agli analoghi investimenti realizzati nell’anno precedente.

Quali investimenti sono ammessi

Sono ammessi gli investimenti effettuati da imprese o lavoratori autonomi, compresi gli enti non commerciali, sulla stampa quotidiana e periodica (anche online), e sulle emittenti televisive e radiofoniche locali e nazionali, analogiche o digitali, non partecipate dallo Stato. Purtroppo, dal 2023 quest’ultimi non saranno più agevolabili.

Per il biennio 2021 – 2022, il bonus pubblicità sarà pari al 75 % del valore dell’investimento effettuato.

Come fare domanda

Dal 1° marzo dovrà essere inviata in modalità telematica all’Agenzia delle Entrate la Comunicazione per l’accesso al credito d’imposta, all’interno della quale i titolari di partita IVA dovranno indicare i dati degli investimenti effettuati o in programma per l’anno in corso.

In seguito, a partire da gennaio 2024, seguirà l’invio della Dichiarazione sostitutiva relativa agli investimenti effettuati , che indicherà le spese effettivamente sostenute e che concorrono al calcolo del credito d’imposta.

È tramite la propria area riservata, al percorso “Servizi – Agevolazioni – Comunicazione credito d’imposta investimenti pubblicitari” che è possibile trasmettere il modello per la domanda di prenotazione del bonus pubblicità, previa autenticazione mediante credenziali SPID, CIE, CNS o Entratel e Fisconline.