Bonus Renzi: come recuperarlo con il 730
È possibile recuperare l’ex bonus Renzi non percepito in busta paga ogni mese utilizzando il modello 730. Scopri come procedere.
La campagna per la dichiarazione dei redditi con il modello 730 è ufficialmente iniziata. A partire dall‘11 maggio, è possibile inviare la propria dichiarazione preparata dall’Agenzia delle Entrate. Per quanto riguarda il rimborso dell’IRPEF, è importante specificare che i tempi per l’accredito sullo stipendio dei rimborsi fiscali sono direttamente legati alla data di trasmissione della dichiarazione dei redditi.
Per ottenere le somme spettanti a luglio, è necessario rispettare il termine del 31 maggio. Questa è infatti la prima data da tenere d’occhio per le operazioni di conguaglio fiscale e, in particolare, per ottenere il rimborso dell’IRPEF in busta paga già nel mese di luglio.
Chi non ha ricevuto mensilmente l’ex bonus Renzi, ovvero il trattamento integrativo pari a 100 euro, può richiederlo compilando la dichiarazione dei redditi per il 2023. È importante notare che a partire dall’anno scorso, il bonus Renzi è stato ridotto per un numero limitato di lavoratori beneficiari. Spetta infatti solo a coloro che hanno un reddito da lavoro dipendente compreso tra 8.174 e 15.000 euro e che trovano il bonus nella busta paga.
Come recuperare il bonus Renzi
Per recuperare il bonus Renzi attraverso la dichiarazione dei redditi, è necessario compilare la Sezione V del quadro C del modello 730/2023, dedicata al trattamento integrativo. Qui bisogna indicare i dati riportati nella Certificazione Unica al fine di recuperare l’importo non ricevuto mensilmente in busta paga, fino a un massimo di 1.200 euro per l’anno 2022.
È importante conoscere la scadenza per la presentazione del modello 730 che consente la dichiarazione dei redditi. La scadenza per il modello 730 del 2023, ovvero la data entro cui la dichiarazione deve essere presentata, è il 30 settembre (se il 30 settembre cade in un giorno festivo, la scadenza viene posticipata al 2 ottobre).
Il cittadino può presentare la dichiarazione tramite una delle seguenti modalità:
- Direttamente sul sito dell’Agenzia delle Entrate con il modello 730 precompilato.
- Presso il proprio Sostituto d’imposta.
- Presso un CAF dipendente o un professionista abilitato.
In caso di errori, il contribuente può rivolgersi a chi ha prestato l’assistenza fiscale e, a seconda del tipo di correzione da apportare al 730, può presentare:
- Un modello 730 rettificativo nel caso in cui l’errore sia stato commesso dal soggetto che ha prestato l’assistenza fiscale.
- Un modello 730 integrativo (con maggior credito, minor debito o imposta invariata) nel caso in cui il contribuente si accorga di non aver fornito tutti gli elementi da indicare nella dichiarazione dei redditi.
- Un modello Redditi PF (con maggior debito, minor credito) nel caso in cui il contribuente si accorga di non aver fornito tutti gli elementi da indicare nella dichiarazione dei redditi.
Si precisa che nel caso in cui sia stato presentato il modello 730 precompilato, il contribuente può annullare la dichiarazione precedente e inviare una nuova dichiarazione dei redditi tramite l’applicazione web a partire dal 28 maggio. È possibile annullare la dichiarazione una sola volta fino al 22 giugno.
Se si rileva un errore dopo il 22 giugno, è possibile:
- Presentare al CAF o al professionista un modello 730 integrativo entro il 10 novembre. Il modello 730 integrativo può essere presentato solo se la correzione comporta un maggior credito o un minor debito.
- Presentare tramite l’applicazione web il modello Redditi correttivo entro il 30 novembre o il modello Redditi integrativo dopo il 30 novembre.