Bonus ristrutturazione 2023: quando e come si può raddoppiare
Il bonus del 50% per la ristrutturazione della casa sarà valido fino al 2024 con un limite massimo di spesa di 96.000 euro, mentre a partire dal 2025 subirà una riduzione al 36% con un limite massimo di spesa di 48.000 euro. Inoltre, è possibile cumulare il bonus con la detrazione del 19% per i lavori su beni vincolati.
Il bonus del 50% per la ristrutturazione della casa rimane valido fino al 31 dicembre 2024, con un limite massimo di spesa di 96.000 euro per unità immobiliare. Tuttavia, a partire dal 2025, il bonus subirà una riduzione al 36% e il limite massimo di spesa sarà di 48.000 euro.
Cumulo con l’agevolazione per beni vincolati
Il bonus per la ristrutturazione della casa può essere cumulato con un’altra agevolazione fiscale prevista per i lavori su beni soggetti a vincolo, che fanno parte del patrimonio artistico, culturale e storico del Paese.
Dettagli sul bonus del 50%
Il bonus del 50% per la ristrutturazione è una detrazione fiscale che viene goduta in 10 quote annuali di uguale importo. Attualmente, si applica a un limite massimo di spesa di 96.000 euro per ogni unità immobiliare coinvolta nei lavori.
Detrazione del 19% per la manutenzione e il restauro
Il legislatore prevede anche una detrazione del 19% per le spese sostenute per la manutenzione, protezione e restauro dei beni vincolati secondo il Codice dei beni culturali e del paesaggio. Questa agevolazione fiscale è destinata ai soggetti obbligati alla cura e protezione di tali beni.
Cumulo delle agevolazioni
Nel caso in cui su un immobile vincolato vengano effettuati sia lavori di ristrutturazione che lavori obbligatori di protezione e restauro, è possibile cumulare entrambe le agevolazioni fiscali.
La detrazione del 19% si applica al 50% delle spese, solo per la parte in cui si usufruisce contemporaneamente del bonus del 50% per la ristrutturazione.
Detrazione del 19% per le spese eccedenti
Le spese che non rientrano nel limite del bonus del 50% possono essere completamente ammesse alla detrazione del 19%, a condizione che siano sostenute per lavori su beni vincolati e che il contribuente sia obbligato a curare e proteggere tali beni.