Bonus ristrutturazione: fino a quando dura

Rachele Luttazi
  • Esperta in welfare e bonus
  • Laurea Magistrale in Economia dell'Ambiente e della Cultura
17/10/2022

Con l’aggiornamento della guida per i bonus edilizi, l’Agenzia delle Entrate ha ricordato le scadenze relative al bonus ristrutturazione. La detrazione del 50 per cento, infatti, copre i lavori effettuati anche nel 2023 e 2024, mentre il bonus per l’abbattimento delle barriere architettoniche sarà disponibile fino a fine 2022.

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L‘Agenzia delle Entrate ha pubblicato la guida aggiornata relativa al bonus ristrutturazione tramite cui ha specificato le regole e le novità in merito alla detrazione del 50 per cento.

Il bonus è stato confermato anche per il 2023 e il 2024, mentre per usufruire del bonus per l’abbattimento delle barriere architettoniche sarà necessario attendere fino al 31 dicembre 2022.

Vediamo insieme in merito a quali aspetti ha fatto chiarezza l’Amministrazione finanziaria.

Bonus ristrutturazione: quando scade

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La Legge di Bilancio 2022 ha previsto una proroga pluriennale per i bonus edilizi, compreso il bonus ristrutturazione, garantito per i lavori effettuati dal 1° gennaio 2023 e fino alla fine del 2024. Questo è quanto specificato dalla guida aggiornata dell’Agenzia delle Entrate, che si è soffermata anche sulle altre agevolazioni riconosciute per la riqualificazione edilizia.

Non è per il momento prorogata anche al prossimo anno la detrazione aggiuntiva del 75 per cento introdotta dal 1° gennaio al 31 dicembre 2022 per i lavori di rimozione delle barriere architettoniche.

Bonus ristrutturazione: come funziona

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Il bonus ristrutturazione consiste in una detrazione fiscale del 50 per cento per un massimo di spesa pari a 96.000 euro per i lavori effettuati all’interno della propria abitazione.

Rientrano nello sconto in fattura del 50% i seguenti interventi:

  • di manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia;
  • necessari alla ricostruzione o al ripristino dell’immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi;
  • relativi alla realizzazione di autorimesse o posti auto;
  • finalizzati all’eliminazione delle barriere architettoniche;
  • relativi all’adozione di misure finalizzate a prevenire il rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi, come cancelli, grate, porte blindate, ecc..);
  • finalizzati alla cablatura degli edifici e al contenimento dell’inquinamento acustico;
  • per il conseguimento di risparmi energetici;
  • per l’adozione di misure antisismiche;
  • di bonifica dall’amianto e opere per evitare gli infortuni domestici;
  • riparazione di impianti per la sicurezza domestica:
  • di installazione di apparecchi di rilevazione di gas;
  • per il monitoraggio di vetri anti-infortunio;
  • di installazione corrimano;
  • per la sostituzione di porte interne.