Bonus ristrutturazione fino al 2024: chi può richiederlo e quando spetta

Luca Paolucci
  • Laurea in Economia e Management
  • Laureato in Management Internazionale
28/12/2021

La Legge di Bilancio che verrà approvata nei prossimi giorni contiene al proprio interno la proroga fino al 31 dicembre 2024 del bonus ristrutturazione, l’agevolazione che consente di detrarre il 50% di quanto speso per la ristrutturazione di un immobile abitativo per un massimo di 96.000 euro. Vediamo nel dettaglio come funziona la misura.

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Il bonus ristrutturazione è un’agevolazione che consente ai contribuenti di detrarre il 50% di quanto speso per la ristrutturazione di un immobile abitativo di cui sono proprietari o detentori, fino ad un massimo di 96.000 euro.

La misura verrà prorogata fino al 31 dicembre 2024 dalla prossima Legge di Bilancio, che ha confermato la possibilità di usufruire del bonus come detrazione, sconto in fattura o cessione del credito.

Vediamo come funziona l’incentivo e chi può usufruirne.

Bonus ristrutturazione: quando spetta

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Il bonus ristrutturazione, a prescindere che venga chiesto per la prima casa o per le seconde case, si può utilizzare per i seguenti interventi:

  • realizzazione di scale interne;
  • installazione e la riqualificazione dei servizi igienici;
  • interventi per il risparmio energetico;
  • sostituzione di infissi e serramenti, a patto che cambino la tipologia e/o il materiale;
  • installazione degli ascensori;
  • costruzione di recinzioni;
  • apertura di finestre per arieggiare i locali;
  • eliminazione e la prevenzione di situazioni di degrado;
  • modifica delle altezze dei solai, senza modifiche nella volumetria dell’immobile;
  • opere di demolizione e di ricostruzione senza ampliamento volumetrico;
  • modifiche sulla facciata;
  • realizzazione di mansarde e balconi;
  • apertura di porte e finestre;
  • costruzione di nuovi servizi igienici, o l’ampliamento di quelli esistenti;
  • trasformazione in veranda del balcone o della mansarda;
  • realizzazione di box o posti auto di pertinenza;
  • adozione di misure antisismiche;
  • costruzione e il ripristino di edifici quando danneggiati da calamità naturali, anche non residenziali;
  • eliminazione delle barriere architettoniche tramite interventi su ascensori o montacarichi;
  • lavori necessari ad agevolare la capacità di movimento all’interno o all’esterno dell’abitazione delle persone con gravi disabilità;
  • bonifica dell’amianto;
  • realizzazione di interventi per la sicurezza domestica;
  • lavori volti a prevenire gli atti illeciti;
  • sostituzione del gruppo elettrogeno d’emergenza;
  • cablatura dell’immobile.

Bonus ristrutturazione: chi può richiederlo

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Il bonus ristrutturazione può essere richiesto:

  • dal proprietario dell’immobile;
  • dal nudo proprietario;
  • da chi detiene un diritto reale di godimento sull’immobile;
  • dall’inquilino;
  • dal comodatario;
  • dai soci delle cooperative o delle società semplici;
  • dagli imprenditori individuali, limitatamente agli immobili abitativi

Oltre a questi soggetti, hanno diritto ad accedere al bonus ristrutturazione:

  • il familiare convivente di chi possiede o detiene l’immobile;
  • il coniuge separato a cui sia stato assegnato l’immobile intestato all’altro coniuge;
  • il componente dell’unione civile;
  • il convivente more uxorio.