Bonus ristrutturazione: quali spese si possono detrarre?
Il bonus ristrutturazione è disponibile anche per il 2023, con l’Agenzia dell’Entrate che ha comunicato quali sono le spese che vi rientrano e che possono essere portate in detrazione. L’aggiornamento è di qualche giorno fa: approfondiamo la questione insieme nel seguente articolo.
Bonus ristrutturazione confermato anche per il 2023 e il 2024. A stabilirlo la scorsa manovra finanziaria che ha previsto la possibilità di usare ancore l’incentivo per altri 2 anni. Nello specifico la detrazione del 50% spetta anche in caso di spese connesse all’esecuzione dei lavori ma che non sono espressamente citate dalla norma di riferimento, art.16 bis del DPR 917/86, TUIR e art.16 del DL 63/2013.
Bonus ristrutturazione: ecco le spese inseribili
Quali sono le spese inseribili nel bonus ristrutturazione secondo il recente messaggio dell’Agenzia dell’Entrate in materia? Si tratta di tutte le spese sostenute per il recupero del patrimonio artistico sostenute e agate fino al 31 Dicembre 2024. Il Bonus ristrutturazione prevede di portare in detrazione spese fino a 96.000 euro.
Quali spese possono essere inserite?
Vediamo l’elenco delle spese che possono essere inserite nel bonus ristrutturazione. Si tratta di spese rientranti tra i seguenti lavori:
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realizzazione di posti auto o garage;
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interventi di bonifica dall’amianto;
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costruzione di scale interne all’edificio;
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costruzione e ristrutturazione di servizi igienici sanitari;
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sostituzione di infissi;
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installazione di ascensori e altri lavori volti ad eliminare la presenza di barriere architettoniche;
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interventi per migliorare l’efficienza energetica come la realizzazione di un impianto fotovoltaico destinato a produrre energia per l’abitazione.
E per i condomini?
Per i condomini invece le spese possono essere detratte solamente se riguardano interventi sulle parti comuni, ossia:
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manutenzione ordinaria;
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manutenzione straordinaria;
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restauro e di risanamento conservativo;
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ristrutturazione edilizia.
Bonus ristrutturazione: quali sono le altre spese agevolabili?
Vediamo infine l’elenco delle altre spese agevolabili per il 2023. Si tratta di spese relative a:
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alla progettazione e le altre prestazioni professionali connesse come le perizie e sopralluoghi;
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l’acquisto dei materiali, l’Iva, l’imposta di bollo e i diritti pagati per eventuali concessioni autorizzazioni e dichiarazione di inizio lavori;
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gli oneri di urbanizzazione;