Bonus ristrutturazioni: da chi può essere richiesto?

Mattia Anastasi
  • Dott. in Economia Aziendale con curriculum Manageriale
02/10/2023

Novità per quanto riguarda il bonus ristrutturazioni: da oggi infatti potrà essere richiesto anche da un parente. Approfondiamo insieme la questione nel seguente articolo.

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Il bonus ristrutturazioni è un incentivo fiscale molto utile per coloro che intendono effettuare lavori di ristrutturazione edilizia sul proprio immobile. Tuttavia, in alcuni casi, i proprietari potrebbero non essere in grado di coprire interamente le spese necessarie per tali lavori. Ecco perché sorge spesso la domanda se un parente che ha sostenuto parte o tutte le spese per la ristrutturazione possa usufruire di questo beneficio.

Bonus ristrutturazioni: cos’è e come funziona?

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Il bonus ristrutturazioni è un’agevolazione fiscale prevista dall’articolo 16-bis del Dpr 917/86, dedicata a coloro che effettuano interventi di recupero del patrimonio edilizio. Fino al 2024, la detrazione IRPEF è stata aumentata al 50%, e il limite massimo di spesa per ogni unità immobiliare è stato elevato a 96.000 euro.

Bonus ristrutturazioni: da chi può essere richiesto?

Per quanto riguarda i potenziali beneficiari del bonus, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che possono accedervi tutti i contribuenti soggetti all’IRPEF, a condizione che possiedano o detengano l’immobile oggetto dei lavori e ne siano responsabili delle spese. Questo include non solo i proprietari, ma anche i titolari di diritti reali di godimento, gli inquilini, i soci di cooperative e altri soggetti.

Parenti e bonus ristrutturazioni: quando può essere richiesto?

Quando un parente sostiene le spese per i lavori di ristrutturazione, è possibile che anch’egli possa beneficiare del bonus ristrutturazioni, purché rispetti alcune condizioni. Secondo l’Agenzia delle Entrate, possono accedere a questa agevolazione i parenti entro il terzo grado e gli affini entro il secondo grado. Tuttavia, vi è una condizione fondamentale: il parente che sostiene le spese deve essere un convivente del proprietario dell’immobile oggetto della ristrutturazione.

A quanto ammonta la detrazione?

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In pratica, ciò significa che se un parente convivente si fa carico di parte o di tutte le spese per i lavori di casa, potrà beneficiare della detrazione IRPEF al 50%, ma dovrà conservare fatture e bonifici che comprovino tali spese.

In conclusione, il bonus ristrutturazioni offre un vantaggio significativo per chi intende migliorare la propria abitazione. Se un parente convivente contribuisce finanziariamente a questi lavori, può usufruire dell’incentivo fiscale, purché rispetti le condizioni e conservi la documentazione necessaria per dimostrare le spese sostenute. La possibilità di condividere le spese tra parenti rende ancora più accessibile il sogno di una casa rinnovata.