Bonus sanificazione 2021: cos’è e come funziona
Apriranno il prossimo 4 ottobre le domande per richiedere il bonus sanificazione 2021, il credito d’imposta a favore di imprese e professionisti da calcolare sulle spese sostenute per sanificare gli ambienti di lavoro e per acquistare i dispositivi di protezione individuale. Vediamo più nel dettaglio come funziona il bonus.
Il decreto Sostegni bis ha rinnovato il bonus sanificazione per i mesi di giugno, luglio e agosto 2021, con le domande che potranno essere inoltrate a partire dal 4 ottobre fino al 4 novembre.
Il bonus, che consiste in un credito d’imposta calcolato sulle spese sostenute per la sanificazione degli ambienti di lavoro e per l’acquisto di dispositivi di protezione individuale, potrà essere richiesto dalle partite IVA e dai professionisti che rispettano determinati requisiti: vediamoli insieme.
Bonus sanificazione: di cosa si tratta
Il bonus sanificazione è un credito d’imposta a favore di imprese e professionisti pari al 30% delle spese sostenute per sanificare gli ambienti lavorativi e per acquistare i dispositivi di protezione individuale (come guanti, mascherine e visiere, ma anche tamponi, detergenti, barriere e pannelli protettivi), fino ad un massimo di 60.000 euro.
Il decreto Sostegni bis ha rinnovato il bonus per altri tre mesi (giugno, luglio e agosto 2021), ufficializzando il periodo in cui potranno essere inviate le domande: si inizierà il prossimo 4 ottobre per terminare esattamente un mese dopo, il 4 novembre.
Il modello di richiesta dovrà essere inviato all’Agenzia delle Entrate, la quale ne comunicherà l’esito tramite una ricevuta prodotta entro 5 giorni dall’invio della documentazione. In caso di rigetto è comunque possibile inviare una seconda richiesta (sempre entro la data del 4 novembre).
Il credito d’imposta, per cui sono stati stanziati 200 milioni di euro, potrà essere usato sia in dichiarazione dei redditi che in compensazione tramite modello F24.
Bonus sanificazione: i beneficiari
Il bonus sanificazione 2021 prevede tre potenziali beneficiari:
- le partite IVA esercenti attività d’impresa, arti e professioni;
- gli enti non commerciali (compresi quelli del Terzo settore e gli enti religiosi civilmente riconosciuti);
- le strutture ricettive a carattere non imprenditoriale (con esclusione degli alberghi) in possesso dello specifico codice identificativo.