Bonus saracinesca 2023: cos’è, come funziona e quanto vale
Tra i bonus in vigore nel 2023, rientra anche il cosiddetto bonus saracinesca, che permette di beneficiare di una detrazione fiscale pari al 50% per gli interventi effettuati sulla saracinesca. Vediamo insieme nel dettaglio di cosa si tratta.
Il bonus saracinesca rientra tra le agevolazioni in vigore per il 2023. Si tratta di una detrazione fiscale pari al 50% applicabile sugli interventi effettuati per l’installazione o la sostituzione delle saracinesche. Vediamo come funziona il bonus.
Cos’è il bonus saracinesca
Il bonus saracinesca è una detrazione IRPEF del 50% che viene riconosciuta per i lavori di recupero del patrimonio edilizio, applicabile su un massimo di 96.000 euro per unità immobiliare. Questo sgravio fiscale è valido per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2024. A partire dal 1° gennaio 2025, il bonus sarà pari al 50% e il limite massimo di spesa per unità immobiliare sarà di 48.000 euro, a meno che non venga prorogato.
Come funziona
Dal 17 febbraio 2023, non è più possibile scegliere la cessione del credito o lo sconto in fattura per il bonus saracinesca. Pertanto, l’unica opzione per i lavori iniziati da quella data è quella della detrazione fiscale in dichiarazione dei redditi, da godere in 10 quote annuali di pari importo.
Lavori ammessi
Il bonus si applica anche per la nuova installazione di qualsiasi tipo di saracinesca o per la sostituzione di quella preesistente con innovazioni. Il beneficio sarà del 50% e sarà distribuito in 10 quote annuali di pari importo, il che significa che su una spesa di 4.000 euro, il beneficio fiscale sarà di 2.000 euro, che si recupereranno in dichiarazione dei redditi in 10 anni, ovvero 200 euro ogni anno.
Come accedere al bonus
Per poter usufruire del bonus saracinesca, come per gli altri bonus casa, è indispensabile che il pagamento della spesa sia effettuato tramite bonifico parlante. Il bonifico deve riportare la causa del versamento, il codice fiscale del beneficiario della detrazione e il codice fiscale o la partita IVA del beneficiario del pagamento. È importante prestare attenzione alla compilazione del bonifico per evitare eventuali errori, che potrebbero comportare la perdita della detrazione. In caso di errore nella causale del bonifico, si può ripetere il bonifico o richiedere all’impresa/fornitore una dichiarazione in cui viene attestato che l’operazione è stata correttamente contabilizzata.