Bonus secondo figlio: tutte le novità in arrivo
Il Governo italiano punta a una nuova manovra che introdurrebbe per il 2023 un bonus per il secondo figlio, un reddito d’infanzia e l’assegno di gioventù. Vediamo in questo articolo in che cosa consisterebbero concretamente queste novità.
La ministra per la famiglia Eugenia Roccella e il ministro dell’economia Giancarlo Giorgietti sono al lavoro in questi giorni per emanare una manovra che andrebbe a coinvolgere i bonus che vengono destinati ai neogenitori. La ministra ha reso noto di voler creare nuovi assegni destinati alle madri italiane. Il primo nuovo contributo sarebbe un bonus dedicato a chi ha un secondo figlio.
Il bonus per ora è ancora vago e non si sa molto sui requisiti e in modi in cui potrebbe essere erogato ai cittadini italiani. Quello che però è certo è che il bonus verrebbe offerto a sostegno delle spese che devono essere affrontate per la retta dell’asilo nido. Inoltre si parla anche della possibilità di offrire degli sgravi fiscali alle aziende che assumono lavoratrici con figli.
Resta sempre valida l’ipotesi di estendere i fringe benefit detassati fino a 3000 euro per tutti i dipendenti. Ma le novità non sono ancora finite, perchè Roccella e Giorgietti parlano anche di altri possibili nuovi sussidi destinati all‘incentivo della genitorialità e della maternità.
Nuovi sussidi per i neogenitori: tutte le possibili novità in arrivo
Ad oggi l’unico sussidio che viene offerto ai genitori italiani con figli minori a carico è il cosiddetto assegno unico, un sussidio che viene erogato mensilmente direttamente sul conto dei beneficiari. Se prima questo era erogato solo ai lavoratori dipendenti, oggi l’assegno unico spetta anche a disoccupati e liberi professionisti. Ma nuovi bonus potrebbero presto arrivare a integrare l’assegno unico.
Il Governo ha pensato anche a un cosiddetto “reddito d’infanzia” e a un “assegno di gioventù“. Di che si tratta? Il primo dovrebbe idealmente consistere in un contributo di 400€ al mese erogati ai genitori dei bambini fino al compimento del sesto anno di età.
Il secondo invece dovrebbe essere un sussidio di 250€ al mese dai 7 ai 25 anni di età per sostenere le spese di istruzione. Le ipotesi restano però ancora vaghe.