Bonus sicurezza 2022: di cosa si tratta e a chi spetta
Il bonus sicurezza è una detrazione del 50 per cento applicabile sugli acquisti relativi a strumenti di sicurezza per la propria abitazione ed è valido fino al 2024. Vediamo insieme come funziona.
Il bonus sicurezza è un’agevolazione di cui possono usufruire quei cittadini che devono acquistare strumenti di sicurezza per la propria abitazione. Si tratta di una detrazione fiscale pari al 50 per cento delle spese sostenute.
Vediamo insieme come funziona il bonus.
Bonus sicurezza 2022: cos’è
Il bonus sicurezza consiste in una detrazione fiscale del 50 per cento di cui possono usufruire coloro che decidono di installare strumenti di sicurezza come porte blindate, saracinesche, casseforti o sistemi e apparecchi tecnologici di sicurezza e videosorveglianza. Per usufruire della detrazione non è necessario sostenere spese per la ristrutturazione della casa poiché riguarda esclusivamente la sicurezza dell’abitazione.
Secondo quanto previsto dalla legge di bilancio, il bonus è stato riconfermato sino al 2024 per importi fino ai 96mila euro. A richiederlo sono coloro i quali abbiano un diritto reale sull’immobile ma anche i familiari, i coniugi (anche in caso di separazione) e i conviventi possono effettuare la richiesta, l’importante è che le spese riguardino le seguenti tipologie di interventi:
- sistemi di videosorveglianza con apparecchiature collegate ai centri di vigilanza privati;
- saracinesche, cancellate, grate alle finestre e porte blindate;
- strumenti per la rilevazione di effrazioni;
- vetri antri-effrazione;
- cassaforte a muro.
Come fare domanda
Il bonus sicurezza è un’agevolazione fiscale che si realizza in una detrazione fiscale sull’IRPEF che copre il 50 per cento delle spese sostenute.
La detrazione avviene in sede dichiarazione dei redditi e viene erogata, sempre in forma di detrazione, in un periodo rateizzato in 10 anni. Le spese sostenute devono essere effettuate attraverso metodi di pagamento tracciabili e dunque carte di credito o debito, bancomat o bonifici bancario, riportando il codice fiscale del beneficiario, la Partita Iva o il Codice Fiscale del professionista o dell’impresa che effettua i lavori, la causale, il numero e la data della fattura e, infine, l’importo.