Bonus sociale allargato: quando arrivano gli arretrati
A marzo, l’ex Presidente del Consiglio Mario Draghi aveva annunciato che la platea di beneficiari del bonus sociale sarebbe stata ampliata, ma ancora oggi le famiglie che rientrano nei nuovi requisiti non hanno ancora ricevuto lo sconto in bolletta. Per quale motivo? E quando arriveranno gli arretrati? Vediamo insieme.
La platea di beneficiari del bonus sociale per l’elettricità e il gas era stata ampliata dal governo Draghi lo scorso marzo. L’ex premier, infatti, aveva annunciato:
Aumentiamo da 4 a 5,2 milioni il numero delle famiglie protette dagli aumenti, che pagheranno l’energia come l’estate scorsa.
Eppure, ancora oggi, per più di un milione di famiglie con ISEE compreso tra gli 8mila e i 12 mila euro, lo sconto non è ancora stato applicato in bolletta.
In molti, dunque, si chiedono quando arriveranno gli arretrati. Vediamo insieme cosa si sa a tal proposito.
Bonus sociale: quando arrivano gli arretrati
Gli addetti ai lavori hanno dichiarato che la promessa dell’ex premier Draghi non rimarrà tale e che le famiglie in attesa dello sconto riceveranno il bonus tra dicembre e gennaio.
I nuovi beneficiari sono stati individuati dal precedente governo tre settimane dopo l’invasione russa dell’Ucraina. L’ex Presidente del Consiglio aveva allora deciso di innalzare la soglia ISEE da 8.265 a 12mila euro.
Purtroppo per una serie di dimenticanze e complicazioni, le nuove famiglie beneficiare dovranno attendere i prossimi mesi per ricevere il bonus.
Bonus sociale: di cosa si tratta
L’articolo 30 del Decreto Rilancio ha introdotto il bonus sociale luce e gas poi riproposto dalla Legge di Bilancio 2022. L’agevolazione consiste in una riduzione delle aliquote degli oneri generali di sistema e si affianca alla possibilità di rateizzazione del pagamento delle bollette e uno sconto sull’Iva per la fornitura di gas.
Per poter usufruire del bonus sociale, è necessario appartenere alle seguenti categorie:
- nuclei familiari con ISEE inferiore a 12.000 euro annui;
- nuclei familiari numerosi e ISEE non superiore a 20.000 euro annui;
- utenti con patologie gravi e certificate che necessitano di apparecchi elettrici di tipo medico;
- percettori di pensione e reddito di cittadinanza.
Fonte: ilfattoquotidiano.it