Bonus sostenibilità per le start-up innovative: cos’è e come funziona?

Matteo Bertocci
  • Laureando presso l'Università di Perugia
11/05/2023

In arrivo un bonus per la sostenibilità per tutte quelle start-up innovative che operano nei settori dell’ambiente, della sanità e delle energie rinnovabili. Andiamo a vedere di cosa tratta questo aiuto nello specifico.

Redditi

Uno degli emendamenti approvati alla Camera, in tema decreto Bollette, preannuncia l’arrivo di un nuovo bonus mirato alle start-up innovative nei settori dell’ambiente, delle energie rinnovabili e della sanità che puntano alla sostenibilità.

Questo aiuto sarà sotto forma di credito d’imposta del valore del 20%, fino ad un tetto massimo di 200.000 euro, per tutti quegli investimenti e progetti, come la creazione di servizi tecnologici e strumentazioni avanzate che possano garantire un miglioramento in tema di sostenibilità ambientale ed energetica.

Start-up: un bonus per la sostenibilità

Denaro

Come abbiamo già annunciato, in arrivo contributi fino ad un tetto limite di 200.000 euro per le start-up innovative che svolgono la loro attività in determinati settori. Questa agevolazione arriva tramite un emendamento al testo di conversione in legge del decreto Bollette, il quale è stato recentemente approvato alla Camera.

Questo sarà previsto per quelle start-up che svolgono la loro attività nei settori di:

  • ambiente;
  • energie rinnovabili;
  • sanità.

Teniamo a precisare che questo incentivo verrà ricevuto solo dalle start-up costituite a partire dal 1° gennaio 2020. In totale sono stanziati 2 milioni di euro per l’anno corrente.

Bonus sostenibilità: come si usa il credito d’imposta

bonus

L’emendamento contiene anche le prime linee guida su come le start-up che beneficiano del bonus potranno sfruttare il credito d’imposta. In primis, questo va utilizzato solo in compensazione e deve poi essere indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo di imposta in cui è stato riconosciuto il suddetto bonus.

Questo credito non contribuisce alla formazione di reddito d’impresa né dell’IRAP. Aspettiamo, da parte del MEF e del MIMIT le prossime delucidazioni e disposizioni necessarie all’applicazione della misura, al controllo delle spese sostenute ed alle modalità di verifica del beneficio.