Bonus trasporti: vale anche per i docenti?
Dal 17 Aprile 2023 è possibile presentare la domanda per il bonus trasporti da 60 euro, che si può utilizzare per acquistare abbonamenti mensili per i trasporti pubblici. Ci si interroga se questo bonus possa essere richiesto anche da docenti e personale Ata. Approfondiamo insieme la questione.
A partire dal 17 aprile è possibile presentare domanda per il Bonus Trasporti 2023, che offre fino a 60 euro per l’acquisto di abbonamenti mensili, plurimensili o annuali. La misura è accessibile anche a personale scolastico e studenti, e può essere richiesta da individui con un reddito inferiore a 20mila euro.
Bonus trasporti: come richiederlo?
Vediamo in primis come è possibile richiedere il bonus trasporti, le cui domande sono presentabili dal 17 Aprile 2023. Il bonus può essere richiesto mensilmente: le domande possono essere inviate fino al 31 Dicembre 2023, fino ad esaurimento scorte. Per usufruire del bonus, è previsto il rilascio di un codice o di un Qr code da presentare al momento dell’acquisto del biglietto.
Bonus trasporti: boom di domande
Sono moltissime le domande presentate per il bonus trasporti da 60 euro. I dati del Ministero dei trasporti parlano chiaro: sono state presentate 426.775 richieste di bonus, di cui 381.632 sono state emesse, escludendo i voucher annullati o rifiutati. Inoltre, sono stati riscattati 106.991 bonus, per un valore totale di 5.293.266 euro.
Chi sono i richiedenti del bonus trasporti?
Vediamo qual è la fascia cui è principalmente rivolto il bonus trasporti 2023. il 23,39% dei richiedenti ha meno di 19 anni, mentre la fascia d’età tra 20 e 29 anni rappresenta la percentuale più significativa, con il 36,59% dei buoni emessi. Nella prima settimana sono stati messi a disposizione 21 milioni di euro.
Bonus trasporti: cosa non si può acquistare?
Vediamo cosa non si può acquistare con il bonus trasporti. Principalmente sono esclusi alcuni servizi di prima classe: executive, business, club executive, salotto, premium, working area e business salottino, sono esclusi sempre dall’agevolazione.