Bonus turismo riconfermato: cos’è e a chi spetta

Buone notizie all’orizzonte per i lavoratori del settore turistico: il bonus turismo è stato riconfermato anche per il periodo dal 1° gennaio 2024 al 30 giugno 2024. Tuttavia non sarà disponibile proprio per tutti: in questo articolo vediamo insieme a chi spetta e in cosa consiste.

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Anche per il periodo dal 1° gennaio 2024 al 30 giugno 2024 i lavoratori del settore turistico potranno godere di una speciale agevolazione: stiamo parlando del bonus che viene offerto a chi svolge un lavoro notturno e festivo all’interno di strutture turistico-alberghiere.

Nella bozza del testo relativo a tale misura leggiamo che il bonus, che ancora deve però superare l‘approvazione del Parlamento,  viene erogato:

al fine di garantire la stabilità occupazionale e di sopperire all’eccezionale mancanza di offerta di lavoro nel settore turistico, ricettivo e termale.

Il bonus era stato richiesto a gran voce dai lavoratori di questo settore, che lamentavano paghe eccessivamente basse per un lavoro estremamente impegnativo. Tuttavia rimane un sostanziale problema relativo al lavoro in nero, che non garantisce alcun tipo di diritto ai lavoratori e che riguarda una grossa fetta del settore.

Bonus lavoratori del turismo: ecco in che cosa consiste

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Il bonus per i lavoratori del turismo consiste in un extra che corrisponde al 15% del lordo per il lavoro notturno e per gli straordinari, e precisamente è:

trattamento integrativo speciale, che non concorre alla formazione del reddito, pari al 15 per cento delle retribuzioni lorde corrisposte in relazione al lavoro notturno e alle prestazioni di lavoro straordinario, ai sensi del decreto legislativo 8 aprile 2003, n. 66, effettuate nei giorni festivi, per il periodo dal 1° gennaio 2024 al 30 giugno 2024 ai lavoratori degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, di cui all’articolo 5 della legge del 25 agosto 1991, n. 287, e ai lavoratori del comparto del turismo, ivi inclusi gli stabilimenti termali.

Questo prezioso bonus punta a incentivare le assunzioni in questo settore, ed è valido per i lavoratori dipendenti del settore privato titolari di reddito di lavoro dipendente di importo non superiore, nel periodo d’imposta 2023, a euro 40.000. Per questa misura che sarà quindi valida, come la scorsa estate, anche per i primi mesi del prossimo anno, il governo ha previsto una spesa di 81,1 milioni di euro.