Bonus TV 2021: come funziona e quando arriva

Mattia Anastasi
  • Dott. in Economia Aziendale con curriculum Manageriale
20/07/2021

Si avvicina inesorabilmente la data del 1° settembre, giorno in cui inizierà il passaggio al segnale del digitale terrestre di seconda generazione. In molti dovranno cambiare televisore, e in assistenza a questo il Governo ha deliberato un bonus di 100 euro, di cui ancora, però, non vi è traccia.

Bonus TV: come mai non è ancora operativo?

La corsa ai televisori di nuova generazione sta per cominciare, si attende solo l’inizio effettivo del bonus TV, con il quale sarà possibile ottenere uno sconto di massimo 100 euro sull’acquisto di un nuovo televisore.

Al momento come detto tutto tace, tra la delusione dei consumatori e dei venditori, ma quanto bisognerà ancora attendere l’arrivo del nuovo bonus? Scopriamolo insieme.

Bonus TV: tutto quello che c’è da sapere

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Prima di affrontare la questione inerente ai ritardi, diamo una rispolverata su cos’è il bonus tv e su come si può ottenere. Il bonus è uno sconto pari al 20% del prezzo di vendita, comprensivo di Iva, per un massimo di 100 euro per singolo utente. Il contributo è disponibile fino al 31 dicembre 2022 salvo esaurimento dei fondi (250 milioni di euro) .

L’incentivo è riconosciuto a tutti i possessori di un apparecchio tv non abilitato al nuovo standard in vigore da settembre, in regola con il pagamento del canone (o esenti). A differenza del bonus tv già operativo, riservato a chi ha un Isee sotto i 20mila euro, quello futuro è per tutti, senza limiti di Isee.

La richiesta, i controlli e il via libera al bonus avverranno tramite una piattaforma telematica delle Entrate a cui si collegherà il rivenditore.

Bonus TV: che punto siamo?

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Dopo vari ritardi che si sono susseguiti nell’iter di approvazione della norma, finalmente il decreto è stato messo a punto pochi giorni fa e dovrà effettuare 15 giorni vacanti dopo la scrittura in Gazzetta Ufficiale.

Poi ,una volta in vigore, deve essere predisposta la piattaforma telematica dell’Agenzia delle Entrate: tutto passerà da lì.

Il rivenditore caricherà i dati del cliente (codice fiscale, apparecchio acquistato e prezzo) e riceverà il via libera allo sconto, una volta verificata la disponibilità delle risorse. A sua volta, il negoziante potrà utilizzare lo sconto praticato come credito di imposta in compensazione dal giorno dopo.