Bonus veicoli sicuri: nuova proroga della scadenza
Il bonus revisione auto, detto anche veicoli sicuri, è stato ufficialmente prorogato dal governo fino a fine Marzo 2023. Le somme che vi rientrano sono quelle spese entro il 31 Dicembre 2022. Approfondiamo insieme la questione nel seguente articolo.
E’ ormai ufficiale la proroga del bonus revisione auto, che sarà valido per le revisioni auto effettuate entro il 31 Dicembre 2022. La nuova scadenza è stata fissata per il 31 Marzo 2023. Per chi invece effettua la revisione nel 2023, il contributo pari a 9,95 euro potrà essere richiesto a partire dalle ore 9:00 del 3 aprile 2023 sull’apposita piattaforma del Ministero dei Trasporti.
Bonus revisione: cos’è e come funziona?
Ripercorriamo in primis insieme cos’è e come funziona il bonus revisione auto. Detto anche bonus veicoli sicuri, l’agevolazione è stata introdotta dal governo per far fronte agli aumenti dei costi base per effettuare la revisione dell’automobile. Come spiegato dal Ministero:
Il diritto al rimborso viene certificato in seguito alla verifica sulla regolarità della richiesta ed è concesso ai proprietari per un solo veicolo e per una sola volta.
Bonus revisione: per quali veicoli vale?
Vediamo ora quali sono i veicoli coinvolti e per cui è valido il bonus revisione. Il bonus non ha mera validità per le automobili, ma può essere utilizzato anche su moto e ciclomotori. Può essere richiesto anche per i minibus.
Bonus revisione: come accedere alla piattaforma?
L’accesso alla piattaforma per effettuare la domanda può essere effettuato tramite tre differenti modalità:
- attraverso l’identità digitale Spid;
- con la Carta d’identità elettronica (Cie);
- oppure attraverso la Carta nazionale dei servizi (Cns).
Bonus revisione: come fare domanda?
Dopo aver effettuato l’accesso al portale sarà possibile presentare la domanda. Questa però deve contenere determinate modulistiche e documenti ad hoc, come ad esempio:
- il numero di targa del veicolo sottoposto alle operazioni di revisione;
- la data dell’operazione di revisione;
- il codice IBAN per l’accredito del rimborso;
- il cognome e nome dell’intestatario o cointestatario del conto corrente, che deve necessariamente coincidere con il richiedente o con la denominazione sociale della società;
- l’indirizzo email per eventuali comunicazioni connesse all’erogazione del rimborso.