Bonus verde 2023: cos’è, come funziona e lavori ammessi
Anche il bonus verde è stato confermato per il 2023, ma sarà possibile usufruirne per un altro anno, fino al 2024. Vediamo insieme di cosa si tratta e quali sono i lavori ammessi.
Il bonus verde è stato introdotto nel 2017 dalla Legge di Bilancio e consiste in una detrazione Irpef del 36% applicabile a quei lavori che riguardano opere di realizzazione e sistemazione a verde. L’agevolazione è stata confermata fino al 2024.
Vediamo insieme nel dettaglio cos’è e quali sono i lavori ammessi.
Bonus verde: di cosa si tratta
Il bonus verde consiste in una detrazione Irpef del 36% applicabile sui lavori di sistemazione a verde, coperture a verde e giardini pensili su un massimo di spesa di 5000 mila euro.
Il tetto massimo viene calcolato a immobile e non a persona: ciò significa che se il contribuente possiede più di un’abitazione, è possibile usufruire dell’agevolazione più di una volta. Inoltre, il bonus può essere richiesto anche per le spese sostenute per interventi sulle parti comuni esterne degli edifici condominiali, caso in cui l’importo massimo fa riferimento alla singola unità immobiliare.
Per beneficiare della detrazione, le spese sostenute devono essere documentate ed effettivamente rimaste a carico dei contribuenti che possiedono o detengono, sulla base di un titolo idoneo, l’immobile sul quale sono effettuati gli interventi di sistemazione a verde.
Bonus verde: i lavori ammessi
Si può beneficiare del bonus verde per la realizzazione e la sistemazione di:
- giardini pensili,
- pozzi,
- coperture a verde,
- pertinenze o recinzioni e impianti di irrigazione.
Inoltre, l’incentivo copre anche il compenso per il giardiniere che si occupa delle grandi potature e l’acquisto di piante o arbusti.
Tuttavia, non possono essere i lavori di manutenzione ordinaria periodica, poiché non connessa ad alcun tipo di intervento innovativo o modificativo, e per i lavori in economia, ossia svolti dal proprietario o dall’inquilino senza il ricorso ad un’impresa