Bonus vista: ecco come comunicare i rimborsi diretti
Lo scorso 15 novembre è stato emanato da parte del direttore dell’Agenzia delle entrate un provvedimento che ha stabilito i modi in cui il ministero della salute dovrà comunicare all’anagrafe tributaria i dati dei rimborsi erogati per il cosiddetto bonus vista a partire dal 1 gennaio 2021. Vediamo insieme in questo articolo di cosa si tratta!
Il bonus vista è un importante sussidio che viene garantito dal governo e dal Ministero della salute per l’acquisto di occhiali da vista e di lenti a contatto correttive. Questo bonus è stato introdotto dalla legge di bilancio 2021 e poi regolato dal Decreto del Ministro della salute l’anno seguente, che ha fissato i modi e i tempi di gestione dei rimborsi.
Il bonus viene erogato una tantum per un valore pari a 50 €. Attualmente, come stabilito dallo stesso decreto all’articolo numero sei, per gli acquisti effettuati dal 1 gennaio 2021 fino al 4 maggio il bonus veniva erogato tramite un rimborso diretto di 50 € sulla spesa sostenuta.
Invece, a partire dal 20 aprile 2023 per gli esercenti e dal 5 maggio 2023 per i beneficiari è stata messa a disposizione un’apposita piattaforma web attraverso la quale è possibile gestire il proprio rimborso del valore di 50 €.
Bonus vista: arrivano delle nuove comunicazioni da parte dell’Agenzia delle Entrate
Secondo quanto recentemente comunicato dall’Agenzia delle entrate, ai fini di poter presentare la precompilata, il ministero della salute dovrà comunicare all’Agenzia stessa entro il 16 marzo 2024 i dati dei rimborsi effettuati in questo arco di tempo.
Dovranno dunque essere comunicati i codici fiscali del richiedente, secondo quanto registrato sull’applicazione Web per il bonus vista, i dati del beneficiario cioè colui che presenta il documento di spesa oggetto di rimborso, l’intestatario dell’iban sul quale è stato accreditato il rimborso del bonus vista.
Sarà inoltre necessario inserire anche l’importo del rimborso erogato nonché l’anno di imposta relativa al momento in cui è stata sostenuta la spesa per la quale si richiede il rimborso. Questi dati in verità sono già conservati nei sistemi informativi del ministero della salute. Tutte le informazioni a riguardo verranno cancellate a partire dal 31 dicembre del sesto anno successivo all’anno d’imposta per cui si è chiesto il rimborso.