Borsa chiusura settimanale: PIL deludenti, listini in rosso
L’ultima seduta della settimana è stata influenzata dai dati arrivati con riferimento al Pil dei paesi del Vecchio Continente: tutti risultati che hanno deluso rispetto alle attese. Arrivano invece indicazioni positive sulla ripresa economica degli Stati Uniti. Giù il prezzo del petrolio.
L’ultima settimana di aprile si apre con risultati piuttosto negativi per tutti i principali listini europei, fortemente influenzati dai dati arrivati nelle ultime ore con riferimento all’andamento del Pil di alcuni paesi del Vecchio Continente. Già in mattinata la Francia aveva fatto segnare un -0,4% che era al di sotto delle attese, poi, in giornata, è stata seguita dalla Germania, con un -1,7%.
Negativo anche il dato sul Pil italiano: -0,6% rispetto allo scorso trimestre. Tra le Borse europee, tra l’altro, Milano è quella che fa registrare il dato peggiore in chiusura di seduta, con un -0,56%. A Piazza Affari gli occhi erano puntati su Eni, che aveva pubblicato i risultati del primo trimestre, facendo ben sperare per la ripresa: il titolo, però, oggi è stato in calo.
Negativa anche la giornata per Francoforte e Parigi, mentre riesce a chiudere in positivo solo la Borsa di Londra (+0,13%).
Borsa: dati incoraggianti dagli Stati Uniti
Anche se Wall Street ha fatto registrare una frenata in questa chiusura di settimana, con il Dow Jones a -0,78%, dagli Stati Uniti arrivano delle notizie positive sulla ripresa economica post-pandemia. Con tutta probabilità, il piano stilato da Joe Biden, che ammonta a circa 1800 miliardi a sostegno dell’economia, sta dando i primi frutti.
Negli Stati Uniti, infatti, si è registrato un dato davvero importante, con i redditi personali che sono aumentati del 21,1% nel mese di marzo, considerando il rapporto rispetto al mese precedente: non era mai accaduto dal 1959 a questa parte, segno di una convincente ripartenza di tutto il paese dopo lo stop per la pandemia.
Sul fronte asiatico, ancora una chiusura in rosso per la borsa di Tokyo che fa registrare un -0,83%: il mercato rimarrà fermo fino a mercoledì per una pausa dovuta alle festività che riguarderà tutti i principali listini asiatici, compresi quelli cinesi.
Per quello che riguarda le materie prime, nonostante negli ultimi giorni le decisioni emerse dal vertice dell’Opec+ avevano portato ad un rialzo, il prezzo del petrolio continua a diminuire: il Wti arriva a 63,3 dollari, mentre il Brent a 67,2.