Buoni spesa 2022: come funzionano, requisiti, importi e novità
I buoni spesa sono un aiuto straordinario previsto dal Governo per le famiglie e i cittadini in condizioni di difficoltà economica. Vediamo insieme come funzionano e quali sono i requisiti necessari per poterne usufruire.
I buoni spesa 2021 sono stati rinnovati dal decreto Sostegni bis, convertito dalla legge 23 luglio 2021, n 106. Il provvedimento ha, inoltre, introdotto alcune novità in merito: è stata aumentata la velocità dei pagamenti e sarà possibile usufruire dei buoni anche per pagare le bollette e gli affitti, dunque non più solo per i beni di prima necessità.
Buoni spesa 2022: cosa sono, requisiti e importi
Tuttavia, le condizioni principali valutate sono:
- residenza presso il Comune;
- tipo di nucleo familiare (numero persone, numero figli);
- situazione del patrimonio immobiliare (casa con mutuo, affitto, senza casa);
- disponibilità di denaro sul conto corrente;
- reddito dei componenti della famiglia;
- situazione lavorativa;
- ISEE familiare;
- interventi economici pubblici percepiti.
L’importo del buono acquisto ha un valore medio di 300 euro, tuttavia può variare da circa 100/200 euro fino a 500/600 euro. I bonus più elevati vengono generalmente assegnati ai nuclei familiari più numerosi.
Buoni spesa: le novità del decreto Sostegni bis
La riforma del sistema di erogazione dei buoni spesa introdotta dal decreto Sostegni bis, poi convertito in legge, ha portato con sé una maggior velocità nella distribuzione dei buoni.
È stato inoltre istituito un fondo da 500 milioni di euro, distribuito ai comuni nelle seguenti modalità:
- una quota pari al 50% del totale – quindi 250 milioni di euro – da ripartire in proporzione alla popolazione residente di ciascun Comune;
- l’altro 50% è ripartito in base alla distanza tra il valore del reddito pro capite di ciascun Comune e il valore medio nazionale, ponderato per la rispettiva popolazione;
- il contributo per ciascun Comune non può essere inferiore a 600 euro.
I buoni possono essere erogati in due modi distinti:
- sotto forma di voucher utilizzabili per l’acquisto di generi alimentari presso gli esercizi commerciali contenuti in un elenco che ciascun Comune dovrà pubblicare sul proprio sito istituzionale;
- generi alimentari o prodotti di prima necessità.