Buoni spesa 2022: come funzionano, requisiti, importi e novità

Rachele Luttazi
  • Esperta in welfare e bonus
  • Laurea Magistrale in Economia dell'Ambiente e della Cultura
11/04/2022

I buoni spesa sono un aiuto straordinario previsto dal Governo per le famiglie e i cittadini in condizioni di difficoltà economica. Vediamo insieme come funzionano e quali sono i requisiti necessari per poterne usufruire. 

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I buoni spesa 2021 sono stati rinnovati dal decreto Sostegni bis, convertito dalla legge 23 luglio 2021, n 106. Il provvedimento ha, inoltre, introdotto alcune novità in merito: è stata aumentata la velocità dei pagamenti e sarà possibile usufruire dei buoni anche per pagare le bollette e gli affitti, dunque non più solo per i beni di prima necessità.

Buoni spesa 2022: cosa sono, requisiti e importi

supermarket-g46caa21d4_1920I buoni spesa sono degli aiuti economici introdotti dal Governo per aiutare quelle famiglie e quei cittadini che versano in condizioni di disagio economico. I buoni sono finalizzati all’acquisto di generi alimentari e prodotti di prima necessità, e vengono erogati direttamente dal Comune; infatti, i requisiti necessari per poterne usufruire variano a seconda dell’ente locale di riferimento.

Tuttavia, le condizioni principali valutate sono:

  • residenza presso il Comune;
  • tipo di nucleo familiare (numero persone, numero figli);
  • situazione del patrimonio immobiliare (casa con mutuo, affitto, senza casa);
  • disponibilità di denaro sul conto corrente;
  • reddito dei componenti della famiglia;
  • situazione lavorativa;
  • ISEE familiare;
  • interventi economici pubblici percepiti.

L’importo del buono acquisto ha un valore medio di 300 euro, tuttavia può variare da circa 100/200 euro fino a 500/600 euro. I bonus più elevati vengono generalmente assegnati ai nuclei familiari più numerosi.

Buoni spesa: le novità del decreto Sostegni bis

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La riforma del sistema di erogazione dei buoni spesa introdotta dal decreto Sostegni bis, poi convertito in legge, ha portato con sé una maggior velocità nella distribuzione dei buoni.

È stato inoltre istituito un fondo da 500 milioni di euro, distribuito ai comuni nelle seguenti modalità:

  • una quota pari al 50% del totale – quindi 250 milioni di euro – da ripartire in proporzione alla popolazione residente di ciascun Comune;
  • l’altro 50% è ripartito in base alla distanza tra il valore del reddito pro capite di ciascun Comune e il valore medio nazionale, ponderato per la rispettiva popolazione;
  • il contributo per ciascun Comune non può essere inferiore a 600 euro.

I buoni possono essere erogati in due modi distinti:

  • sotto forma di voucher utilizzabili per l’acquisto di generi alimentari presso gli esercizi commerciali contenuti in un elenco che ciascun Comune dovrà pubblicare sul proprio sito istituzionale;
  • generi alimentari o prodotti di prima necessità.