Busta paga: quali sono le novità in arrivo?

Matteo Bertocci
  • Laureando presso l'Università di Perugia
16/08/2023

Rigettato il salario minimo, Durigon si concentrerà su misure mirate per migliorare le retribuzioni in Italia. Sgravio contributivo e riforma fiscale al centro delle strategie, mentre l’Europa non richiede un salario minimo generalizzato.

Busta paga: quali sono le novità in arrivo?

Il Claudio Durigon, Sottosegretario al Lavoro del governo Meloni, ha affrontato il tema cruciale delle retribuzioni in Italia e le misure per stimolarne l’aumento. Durigon ha respinto l’ipotesi di un salario minimo sottolineando le ragioni dietro la posizione del governo e ha ribadito il focus su alternative più mirate.

Il rifiuto al salario minimo

Busta paga: quali sono le novità in arrivo?

Durigon ha evidenziato che l’Europa non richiede un salario minimo, poiché i contratti collettivi già coprono un’ampia percentuale dei lavoratori italiani. L’approccio di Durigon si allinea a quello di Giorgia Meloni, entrambi temendo che un salario minimo generalizzato potrebbe portare a una riduzione delle retribuzioni per coloro che attualmente godono di condizioni migliori attraverso contratti collettivi.

Il Sottosegretario ha invece proposto azioni specifiche per migliorare la situazione salariale. Queste includono il taglio delle gare al massimo ribasso, che spingono le aziende a ridurre i costi del lavoro, e la lotta al dumping contrattuale, dove accordi che sembrano legali in realtà impoveriscono i dipendenti. Durigon ha sottolineato l’importanza del supporto del Consiglio nazionale dell’economia e il lavoro (Cnel) in questo processo.

Il taglio delle tasse

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Un altro punto focale è lo sgravio contributivo, che ha già portato a un aumento degli stipendi fino a 100 euro al mese. Tuttavia, per confermare questa misura anche nel 2024, si richiedono ulteriori risorse, stimate a circa 10 miliardi di euro.

Inoltre, il governo Meloni si impegna in una riforma fiscale con l’obiettivo di ridurre le tasse e aumentare le retribuzioni. Durigon ha anticipato che l’abbassamento delle tasse per i dipendenti inizierà a gennaio, pur riconoscendo le sfide nell’accorpare le aliquote dell’Irpef.

La riforma fiscale rappresenterà una priorità nella distribuzione delle risorse, potenzialmente influenzando altre iniziative come la riforma delle pensioni. Durigon conferma l’impegno del governo nell’affrontare le questioni salariali e fiscali in un quadro di equilibrio economico e sviluppo.