Canone 2021: esonero nel decreto Sostegni Bis

Luca Paolucci
  • Laurea in Economia e Management
  • Laureato in Management Internazionale
04/05/2021

Canone Rai 2021: nella bozza del decreto Sostegni Bis è previsto l’esonero per tutte quelle strutture ricettive che non hanno potuto lavorare a causa della pandemia. Per chi ha già pagato il canone, invece, si va verso un credito d’imposta pari al 30% del versamento effettuato.

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Niente canone Rai per tutte quelle strutture ricettive che nel 2021 non hanno potuto lavorare a causa delle restrizioni.

A deciderlo sarebbe il decreto Sostegni Bis, che tra le varie misure di aiuto alle imprese conterrebbe anche questa relativa al canone televisivo. Vediamo quali alberghi, bar e ristoranti potranno beneficiare dell’esonero e cosa succede per coloro che invece hanno già effettuato il versamento.

Decreto Sostegni Bis: niente canone Rai per le strutture ricettive

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La prima bozza del decreto Sostegni Bis conterrebbe al suo interno una novità importante sul canone televisivo: il Governo vorrebbe infatti esonerare dal pagamento del canone Rai tutte quelle strutture ricettive che nel 2021 non hanno potuto lavorare regolarmente a causa delle numerose restrizioni. Questo quanto stabilito dalla bozza attualmente in circolo:

“Le strutture ricettive nonché di somministrazione e consumo di bevande in locali pubblici o aperti al pubblico sono esonerate dal versamento del canone di abbonamento alle radioaudizioni di cui al regio decreto-legge 21 febbraio 1938, n. 246, convertito dalla legge 4 giugno 1938, n. 880″.

Le strutture interessate sarebbero quelle con un canone compreso tra 203,70 e 6.789,40 euro annui: migliaia di alberghi, bar e ristoranti, quindi, che potrebbero risparmiare su un servizio sicuramente poco utilizzato nel corso dell’ultimo anno.

Canone Rai 2021: cosa deve fare chi ha già pagato?

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Ma cosa accade invece alle strutture che hanno già provveduto a pagare il canone Rai per l’anno in corso?

Il decreto Sostegni Bis avrebbe già pianificato la creazione di un fondo da 60 milioni di euro da destinare a tali attività come credito d’imposta pari al 30% del versamento effettuato. Ad occuparsi di questa contabilità speciale sarebbe direttamente l’Agenzia delle Entrate.

Per quanto riguarda le tempistiche del provvedimento, infine, non è da escludere come l’esonero dal pagamento del canone Rai possa essere attuato già nella fase di conversione in legge del primo dl Sostegni, senza la necessità di attendere la versione definitiva e approvata del Sostegni Bis.