Canone Rai: entro quando e come richiedere l’addebito sulla pensione
Coloro che percepiscono una pensione e presentano un reddito inferiore ai 18 mila euro possono richiedere l’addebito del Canone Rai sulla pensione anziché sulla bolletta della luce. Vediamo come ed entro quando fare domanda.
I pensionati possono chiedere l’addebito del Canone Rai a rate sulla pensione, ma entro una scadenza predefinita. Nello specifico, la normativa prevede la possibilità di pagare la tassa annuale sul televisore, pari a 90 euro, mediante decurtazione mensile dal cedolino pensione (in 11 mensilità), anziché tramite addebito diretto sulla bolletta della luce.
Vediamo insieme come presentare domanda ed entro quando.
Canone RAI sulla pensione: requisiti e scadenza domanda
Per poter avere l’addebito del canone RAI a rate sulla pensione è richiesto il rispetto di un requisito reddituale. Infatti, possono accedere a questa possibilità soltanto quei pensionati che presentato il reddito di pensione inferiore a 18.000 euro.
La richiesta deve essere fatta dall’interessato all’INPS entro il 15 novembre dell’anno precedente a quello del pagamento del canone RAI. Di conseguenza, per il 2023, è necessario presentare domanda entro il 15 novembre 2022.
Il reddito di riferimento per verificare il rispetto del requisito è quello dell’anno d’imposta precedente a quello di presentazione della domanda. Quindi, per la domanda rateizzo canone RAI 2023 in scadenza entro il 15 novembre 2022, il reddito di pensione di riferimento deve essere quello del 2021.
Le trattenute di pagamento avvengono direttamente sulla pensione a partire dal gennaio successivo alla presentazione della domanda.
Come fare domanda
La domanda per il pagamento del canone RAI a rate sulla pensione deve essere indirizzata all’INPS è può essere fatta con una delle seguenti modalità:
- tramite il servizio online INPS (in questo caso hai necessità dello SPID)
- tramite Contact center al numero 803 164 (gratuito da rete fissa) oppure 06 164 164 da rete mobile
- tramite enti di patronato e intermediari dell’Istituto, attraverso i servizi telematici offerti dagli stessi.
La pratica è lavorata nell’arco di 30 giorni.