Carburanti: posti di lavoro a rischio

Mattia Anastasi
  • Dott. in Economia Aziendale con curriculum Manageriale
05/03/2023

Sono in migliaia a rischiare il posto di lavoro sul settore dei carburanti. Questo in quanto il rinvio del voto europeo sul nuovo regolamento da adottare. Ma come mai moltissimi potrebbero perdere il posto di lavoro? Cerchiamo di rispondere insieme a questa domanda.

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Il Parlamento Europeo si sta apprestando a votare il nuovo regolamento europeo sui carburanti, un successo che viene definito del tutto italiano dalla premier Giorgia Meloni. Questo grazie alla fermezza delle istituzioni italiane a riguardo. Il tema in questione è quello dello stop alla vendita di auto a diesel e benzina entro il 2035.

Vediamo cosa potrebbe accadere insieme nel seguente articolo.

Carburanti: cosa sta accadendo in UE?

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Cerchiamo in primis di fare chiarezza su quanto sta accadendo a Bruxelles sul fronte carburanti. La volontà dell’UE è quella di obbligare i Paesi Membri a non vendere più vetture con motore termico entro il 2035. Molti stati però si sono opposti a questa previsione, in quanto pretendono di raggiungere l’obiettivo delle zero emissioni entro il 2050 tracciando un percorso ad hoc.

Stop a diesel e benzina: perché rischia di non passare?

Il voto sulla legge dei carburanti è più incerto che mai e proprio per questo la Svezia, che detiene la presidenza del semestre europeo, ha deciso di rinviare il voto. Per l’approvazione della Legge è però necessario che votino a favore almeno 15 Paesi, componenti il 65% della popolazione. Il tentennamento della Germania e di altri paesi, tra cui l’Italia, ha convinto i vertici a rinviare il voto.

Quanti posti di lavoro sono a rischio?

Qualora la norma UE dovesse essere approvata sono moltissimi i posti di lavoro del settore a rischio. Questo in quanto i distributori di diesel e benzina sarebbero sempre meno utilizzati. Ma il settore automobilistico ne risentirebbe molto, in quanto ad oggi delle 128 mila nuove auto immatricolate, quelle a motore termico sono più del 60%.

Chi rischia il posto?

Automobili

A rischiare il posto di lavoro saranno tutti i lavoratori del settore della distribuzione di carburanti. A livello UE sono circa 275 mila unità, di cui solo in Italia saranno ben 70 mila persone. Allarma anche il tema dei posti di lavoro nel settore dell’assemblaggio.