Caro benzina, introdotta l’accisa mobile: quanto si risparmia?
Il governo Meloni reintroduce l’accisa mobile del 2008 nel decreto Carburanti per ridurre le imposte sulla benzina quando il prezzo supera una soglia critica, ma il suo impatto sul risparmio dei consumatori potrebbe essere limitato
Il governo guidato da Giorgia Meloni ha deciso di riproporre una misura del 2008 per contrastare l’incessante aumento del prezzo della benzina che sta colpendo le tasche degli automobilisti. Di fronte alle polemiche riguardanti il cosiddetto “caro-benzina” e alla delusione per il bonus benzina da 80 euro, che ha beneficiato solo a una piccola parte della popolazione, il decreto Carburanti promette di portare qualche novità significativa.
Accisa mobile: di cosa si tratta?
Una delle principali novità del decreto è il ritorno del meccanismo dell’accisa mobile, precedentemente previsto nella legge di Bilancio del 2008 sotto il governo Prodi. Questa volta, l’accisa mobile fa la sua comparsa nell’articolo 2 del decreto Carburanti e offre la possibilità di ridurre una parte dei tributi sulla benzina, il metano, il gas e il GPL nel caso in cui il prezzo superi una specifica soglia critica.
Ma cosa rappresenta l’accisa mobile e come funziona? Si tratta di un meccanismo automatico di riduzione delle imposte che entra in azione quando il prezzo della benzina supera una soglia specifica definita all’interno del Documento di Programmazione Economico-Finanziaria (DEF).
L’obiettivo principale dell’accisa mobile è adattare le imposte al prezzo del carburante: quando i prezzi salgono, le accise diminuiscono. Il nome stesso, “accisa mobile”, riflette la capacità di adattamento delle imposte in base all’andamento dei prezzi del carburante.
In pratica, il prezzo della benzina deve aumentare ulteriormente prima che scatti uno sconto, il quale potrebbe non essere immediatamente visibile poiché si adegua alla soglia, contribuendo a stabilizzare il prezzo. Quando entra in gioco l’accisa mobile? È semplice: quando il prezzo supera quello medio registrato nel bimestre precedente, come indicato nel DEF in euro.
Accisa mobile: quanto si risparmia?
Ma quanto si può effettivamente risparmiare con l’accisa mobile? Gli sconti vengono attivati per compensare le maggiori entrate dell’IVA dovute all’aumento dei prezzi. A differenza del passato, quando l’obiettivo era abbassare i prezzi, il meccanismo delle accise mobili nel decreto Carburanti sembra più un modo per contenere l’impatto delle accise piuttosto che ridurre significativamente i costi.
In conclusione, se il prezzo della benzina supera una determinata cifra, il risparmio potrebbe non essere evidente, ma il vantaggio potrebbe tradursi in una cifra stabile al distributore, grazie alla riduzione delle accise. Il decreto Carburanti rappresenta un tentativo del governo Meloni di affrontare la crescente pressione sui prezzi dei carburanti, ma sarà necessario monitorare da vicino l’efficacia di questa misura nel garantire un sollievo ai consumatori.