Caro bollette: cos’è il reddito energetico?

Mattia Anastasi
  • Dott. in Economia Aziendale con curriculum Manageriale
12/03/2022

Il mondo della politica italiana si sta attivando per cercare di limitare i danni dovuti all’aumento dei prezzo dell’energia. Una delle ultime proposte è quella in arrivo dal Movimento 5 Stelle, che guarda molto alla transizione ecologica in atto: si tratta del reddito energetico, vediamo cos’è.

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La proposta del Movimento somiglia per molti aspetti al Reddito di Cittadinanza, con ad oggetto il pagamento delle bollette, divenute sempre più onerose da qualche mese a questa parte. Il reddito energetico andrà a colmare, almeno in parte, il divario che vi è tra i nuclei familiari a reddito basso e quelli a medio-alto, per quanto riguarda l’impatto del caro bollette.

Cerchiamo di capire come funziona l’opzione.

Reddito energetico: ecco di cosa si tratta

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Approfondiamo insieme la proposta del Movimento 5 Stelle per quanto riguarda il caro bollette. Il Movimento si è sempre schierato socialmente con l’intento di fare qualcosa di concreto per favorire le classi meno abbienti: ne è un esempio il Reddito di Cittadinanza, che al di la delle note problematiche, è una misura molto utile.

In questi giorni è stata formalizzata la proposta di un Reddito Energetico. Si tratta di una scorta di energia a capo di ogni nucleo familiare, sia esso abitante in una casa singola o in un condominio.

Reddito energetico: la proposta

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La proposta del Movimento è quella di istituire un fondo regionale, che andrà a finanziare l’installazione di impianti alimentati a fonti rinnovabili sui lastrici di copertura delle abitazioni di proprietà, che siano esse indipendenti o condomini.

Come si legge dal testo pubblicato, i beneficiari del Reddito energetico avrebbero energia “autoprodotta gratuita, mentre la quota in eccesso verrà immessa in rete e i proventi ceduti alla Regione sono reinvestiti per alimentare la misura”.

Andrebbero ancora definite le modalità di accesso al bonus, ma sicuramente il bonus sarà rivolto a “i nuclei familiari in stato di indigenza, quelli più numerosi numerosi o con componenti affetti da invalidità, gli over 65 e le giovani coppie”.