Carta del docente da 500 euro 2022: spetta anche ai precari?

Rachele Luttazi
  • Esperta in welfare e bonus
  • Laurea Magistrale in Economia dell'Ambiente e della Cultura
12/09/2022

La Carta del docente può essere usufruita anche dai docenti precari? La normativa prevede che il bonus cultura possa essere usufruito soltanto dagli insegnati di ruolo, ma il Tribunale di Marsala ha riconosciuto il diritto alla Carta del docente anche a due precari.

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La Carta del docente, conosciuta anche come bonus cultura, è un’agevolazione dal valore di 500 euro che può essere usufruita da tutti gli insegnanti per acquistare libri, corsi di laurea, post lauream e aggiornamento, hardware, software e molto altro.

Ma l’agevolazione spetta anche ai precari? Vediamo insieme cosa ha dichiarato a proposito il Tribunale di Marsale con sentenza del 07/09/2022.

Carta del docente da 500 euro 2022: ne hanno diritto anche i docenti precari

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Tra i primi giudici ordinari, il Tribunale di Marsala, con sentenza n. 803 del 07/09/2022, in accoglimento delle domande e delle tesi di parte ricorrente, ha riconosciuto anche a due docenti precari il diritto di poter usufruire della carta del docente, riservata soltanto ai docenti di ruolo.

Sotto accusa sono l’art. 1, comma 121, della L. n. 107/2015, il successivo comma 122, l’art. 2, comma 1, del D.P.C.M. del 23 settembre 2015, l’art. 3, comma 1, del D.P.C.M. 28 novembre 2016, i quali prevedono che soltanto i docenti di ruolo siano destinatari della c.d. Carta elettronica per l’aggiornamento e la formazione del docente.

A tal proposito, il Tribunale di Marsala, richiamando i principi di cui alla sentenza n. 1842/2022 del Consiglio di Stato, afferma che la superiore disparità di trattamento non sembra in alcun modo giustificata, e che comunque, i dubbi di costituzionalità possono essere superati attraverso un’interpretazione adeguatrice delle disposizioni istitutive della Carta docente.

Dalla lettura degli artt. 282 del D.lgs. n. 297/94, 28 del C.C.N.L. del Comparto Scuola del 04/08/1995, nonché 63 e 64 del C.C.N.L. del Comparto scuola del 27/11/2007, emerge che la formazione costituisce un diritto e dovere del personale docente e che il Ministero è tenuto a fornire strumenti, risorse e opportunità che garantiscono la formazione non solo al personale a tempo indeterminato ma anche a quello a tempo indeterminato.

In tale ordine di idee, pertanto, i commi 121 e ss. dell’art. 1 della legge n. 107 del 2015 non possono che essere interpretati nel senso di ricomprendere all’interno della cerchia di destinatari anche il personale docente a tempo determinato atteso che, ai sensi degli artt. 63 e 64 del CCNL di categoria del 27 novembre 2007, l’amministrazione ha l’obbligo di fornire a tutto il personale docente, senza alcuna distinzione tra docenti a tempo determinato ed indeterminato, “strumenti, risorse e opportunità che garantiscano la formazione in servizio”, compresa la Carta del docente.