Carte di credito e conti correnti, nuovi controlli: come funzionano

Luca Paolucci
  • Laurea in Economia e Management
  • Laureato in Management Internazionale
07/02/2022

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze è al lavoro sul decreto che introdurrà il nuovo schema di controlli anti-evasione sulle carte di credito e i conti correnti degli italiani. Vediamo come funzioneranno e quali sono i soggetti più a rischio.

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È arrivato l’ok del Garante della Privacy sulla bozza del decreto del MEF avente ad oggetto il nuovo sistema di controlli su carte di credito e conti correnti: il provvedimento prevede la creazione di due database che conserveranno i dati degli utenti per 10 anni.

L’incrocio delle informazioni in possesso dell’Agenzia delle Entrate e della Guardia di Finanza aiuterà il Fisco nella lotta all’evasione: vediamo come funzioneranno i controlli e chi rischia di più.

Nuovi controlli su carte di credito e conti correnti: di cosa si tratta

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Sarà un decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze a definire le modalità operative dei nuovi controlli su conti correnti e carte di credito, necessari per limitare ancora di più l’evasione nel Paese.

Il decreto, previsto inizialmente per marzo 2021, è ancora in bozza. Da quello che emerge i nuovi accertamenti si baseranno sull’incrocio dei dati in possesso dell’Agenzia delle Entrate e della Guardia di Finanza, che grazie agli algoritmi darà vita a due database:

  • uno definito “di analisi“, che una volta definiti i criteri di rischio fiscale produrrà una lista con una platea di cittadini;
  • uno cosiddetto “di controllo“, in cui chi possiede uno o più parametri di rischio andrà incontro alle attività di accertamento.

I dati resteranno nei database per 10 anni

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I dati che verranno raccolti all’interno di questi database verranno conservati per 10 anni: da qui la necessità di attendere l’ok dal Garante della Privacy, oltre al fatto che gran parte di queste informazioni sono molto sensibili (ad esempio quelle relative alle spese mediche).

Per evitare il rischio di un uso improprio dei dati personali, i controlli verranno eseguiti su posizioni pseudo-anonimizzate: non ci saranno i dati anagrafici dei contribuenti, bensì solo nomi di fantasia. Le identità reali verranno svelate esclusivamente nel momento del controllo effettivo.