Cartelle esattoriali e pignoramenti: con la riforma cambia tutto

Ilaria Bucataio
  • Laureata in Scienze della comunicazione
  • Esperta in bonus fiscali e detrazioni
31/08/2023

Cosa prevede la nuova riforma in materia fiscale? Sono cambiate le regole per quello che riguarda i pignoramenti, le notifiche e le tempistiche. Dalle modalità di comunicazione, fino alle scadenze, vediamo insieme le principali novità per le cartelle esattoriali, introdotte con l’ultima riforma approvata dal governo.

Cartelle esattoriali e pignoramenti: con la riforma cambia tutto

Alla base nella nuova riforma approvata dal governo in materia fiscale c’è la volontà di velocizzare le procedure dei pignoramenti, con notifiche in tempi brevi, con il conto del debitore che sarà “trasparente” e con la possibilità di estendere la rateazione in un maggior numero di date.

Queste, a grandi linee, le novità introdotte. Andiamo però a vedere nel dettaglio cosa cambia nel concreto per pignoramenti e cartelle esattoriali.

Cartelle esattoriali: accertamenti esecutivi senza notifica

Cartelle esattoriali e pignoramenti: con la riforma cambia tutto

Tra le principali novità della riforma c’è l’estensione delle casistiche a cui è applicabile l’accertamento immediatamente esecutivo, ovvero senza la necessità di dover notificare la cartella esattoriale. Questa modalità verrà applicata anche alle imposte dirette sui trasferimenti, con l’intento di eliminare in maniera progressiva la cartella esattoriale.

Cartella esattoriale: nuovi tempi

Cartelle esattoriali e pignoramenti: con la riforma cambia tutto

Per quanto riguarda invece la validità della cartella esattoriale – che era fissata ad un anno fino ad oggi – potrebbe essere allungata per cercare di fare in modo che l’esattore possa procedere alla riscossione senza ulteriori notifiche.

Rateazione: novità sul numero delle rate

Cartelle esattoriali e pignoramenti: con la riforma cambia tutto

Stando a quello che prevede oggi la normativa, c’è la possibilità di accedere alla rateizzazione del debito in 72 rate. La riforma, però, aumenta il numero di rate attraverso cui può essere estinto il debito a 120 mensili. Non solo, ci sarà la possibilità di accedere a questa modalità senza dover in alcun modo giustificare la scelta, ad esempio non verrà richiesto di attestare una situazione di difficoltà economica o similari.

Cartelle esattoriali: addio all’Agenzia delle Entrate

Infine, tra le principali novità della riforma, c’è l’addio definitivo all’Agenzia delle Entrate-Riscossione. Questa ultima divisione, infatti, sarà definitivamente accorpata in quella principale, esaurendone le funzioni.