Cashback dal 1° luglio cancellato?
Cashback di Stato: cosa succede dal 1° luglio? Nella bozza del Recovery Plan non c’è nessuna voce di spesa per finanziare il piano oltre il 30 giugno e si fa sempre più strada l’ipotesi di una sua sospensione. Attese novità dal Governo Draghi sui numerosi nodi da sciogliere.
Il Cashback di Stato rischia un’interruzione dal prossimo 1° luglio. Nella bozza del Recovery Plan, da presentare alla Commissione Europea entro il 30 aprile, non sarebbe presente infatti alcuna voce di spesa relativa ai rimborsi legati al piano.
Secondo le attuali norme il Cashback dovrebbe estendersi fino a giugno 2022, ma l’assenza di riferimenti su come finanziarlo accresce i dubbi relativi ad una proroga del programma oltre il prossimo 30 giugno.
Cashback di Stato: si va verso la sospensione
Dopo le recenti voci sulle riserve di Draghi in relazione al Cashback di Stato ora arriva anche un’ulteriore conferma.
Nella bozza del Recovery Plan, che dovrà essere presentata entro il prossimo 30 aprile a Bruxelles per richiedere il finanziamento europeo, pare infatti non esserci alcuna voce di spesa riferita ai rimborsi legati al programma.
Un messaggio da parte dell’Esecutivo che lascia presagire modifiche importanti sul piano. Secondo le norme attuali il Cashback dovrebbe proseguire fino a giugno 2022, ripartito in tre periodi dalla durata di sei mesi ciascuno, ma l’assenza di riferimenti al programma nella bozza del Recovery Plan aumenta la voce di una sua sospensione al termine del primo semestre di quest’anno.
Cashback di Stato: cosa potrebbe succedere?
Ma quella della sospensione resterebbe al momento soltanto un’ipotesi: l’assenza di un piano di finanziamento nel Recovery Plan potrebbe infatti aprire scenari differenti.
In primis, secondo alcuni non è da escludere una mossa strategica da parte del Governo, che consapevole di come l’UE non veda di buon occhio il programma potrebbe aver optato volontariamente di non inserirlo nel Recovery Plan.
Un’alternativa al finanziamento europeo, inoltre, sarebbe quella di procedere ai rimborsi tramite fondi statali, al momento non previsti ma non per questo da escludere a priori.
Si attendono quindi novità importanti dal prossimo mese: ciò che è certo è che, a prescindere da quale strada l’Esecutivo deciderà di intraprendere, una revisione del Cashback di State appare quantomeno scontata.