Cassa integrazione straordinaria, la proroga: per chi e condizioni
Il Decreto lavoro prevede una proroga di 15 mesi per la Cassa integrazione straordinaria, consentendo alle aziende di completare la ristrutturazione. La proroga è finanziata con un budget di 13 milioni di euro per il 2023 e viene effettuata tramite pagamento diretto, con l’obbligo per i datori di lavoro di rispettare i tempi di pagamento stabiliti.
Il Decreto lavoro ha introdotto importanti novità per la Cassa integrazione straordinaria, con un focus sulle aziende che devono ancora completare la ristrutturazione nel 2022. L’Inps ha fornito chiarimenti attraverso il messaggio numero 2512 del 4 luglio 2023, offrendo un’estensione di 15 mesi per l’utilizzo della Cassa integrazione straordinaria.
Condizioni per la proroga
Per beneficiare della proroga, è necessario non aver completato la ristrutturazione industriale nel 2022, come previsto nell’autorizzazione precedente, senza colpe attribuibili al datore di lavoro.
L’obiettivo principale è la tutela dei livelli occupazionali e del reddito dei lavoratori, incoraggiando la riconversione industriale e la ripresa delle attività. La proroga si estenderà per 15 mesi, dall’1 ottobre 2022 al 31 dicembre 2023.
Finanziamento e monitoraggio
La proroga della Cassa integrazione straordinaria è finanziata con un budget di 13 milioni di euro per il 2023, con ulteriori 0,9 milioni di euro per l’anno successivo.
L’Inps monitorerà attentamente la spesa e fornirà aggiornamenti regolari al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per garantire il rispetto dei limiti di bilancio.
Nel caso in cui la spesa si avvicini al tetto prestabilito, non saranno accettate ulteriori richieste che superino l’importo stanziato.
Deroghe ai limiti di durata
Una delle vantaggi della proroga è la concessione di deroghe a tutti i limiti di durata della Cassa integrazione straordinaria, inclusi i limiti complessivi e individuali, come la percentuale di ore di lavoro sospese fino all’80% delle ore di attività.
Pagamento diretto della Cassa integrazione
L’Inps ha specificato che il pagamento della Cassa integrazione guadagni in deroga (CIGD) avverrà esclusivamente tramite modalità di pagamento diretto.
Questo approccio è stato adottato per facilitare il monitoraggio e sarà completamente a carico dell’ente stesso. I datori di lavoro devono fornire i dati necessari all’Inps per effettuare il pagamento diretto ai lavoratori che ricevono l’integrazione salariale.
Obblighi del datore di lavoro
Secondo il Decreto, il pagamento della Cassa integrazione deve avvenire entro il termine del secondo mese successivo a quello in cui si è verificato il periodo di integrazione.
Nel caso in cui la data sia successiva, non dovrà comunque superare i 60 giorni dalla comunicazione che autorizza il pagamento.
È fondamentale che i datori di lavoro rispettino tali obblighi, poiché il mancato adempimento comporterebbe la decadenza della prestazione.